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Camfin, Lauro: “Nessun accordo per condizionare il prezzo dell’Opa”

“L’acquisto di azioni Camfin da parte di Lauro 61 e l’acquisto di azioni Pirelli da parte di Malacalza sono due operazioni separate”. L’offerta di Camfin “è stata decisa a prescindere dall’adesione di Malacalza” e non c’è stato alcun “accordo per condizionarne il prezzo”. E’ quanto si legge in una nota di Lauro 61 a proposito di alcune indiscrezioni di stampa sulla richiesta di chiarimenti avanzata da Consob alla stessa Lauro 61, a Mtp spa e a Unicredit in merito ad alcune presunte criticità nella formazione del prezzo dell’Opa lanciata su Camfin a 0,80 euro per azione.  

La società conferma di aver risposto alla Consob “con elementi fattuali che dimostrano al di là di ogni dubbio la correttezza dell’Opa sotto ogni profilo e l’assenza assoluta di qualsivoglia profilo di asserita criticità”.’ Lauro 61, dunque, “ritiene che non si possa in alcun modo ipotizzare una modifica del prezzo d’offerta, poiché non ne sussistono né i presupposti né le ragioni”.

I promotori dell’offerta sottolineano che l’operazione di riassetto e l’Opa sono state “sin dall’inizio” impostate, anche sotto il profilo finanziario e sotto quello della valutazione di Camfin, “senza alcun coinvolgimento di Malacalza Investimenti e, anzi, in considerazione della sua posizione potenzialmente ostile, a prescindere da quest’ultima”. 

Secondo i soci di Lauro, il prezzo di 0,80 euro ad azione è stato fissato “in epoca non sospetta”, ovvero quando l’accordo con Malacalza (quello sui titoli Gpi e Camfin) non era ancora stato raggiunto. Fin dall’inizio, dunque,  l’operazione prevedeva l’acquisto di un pacchetto rilevante di Camfin e il lancio di un’Opa a quello stesso prezzo.

D’altra parte, fonti vicine alla stessa Consob hanno precisato che “non c’è ad oggi alcuna contestazione formale del prezzo dell’Opa su Camfin. Sono tuttora in corso gli accertamenti avviati sull’operazione Camfin-Pirelli, che si concluderanno in tempi compatibili con l’Opa in fase di svolgimento”. L’offerta si concluderà il 13settembre.

Lauro insiste poi sulla “totale” separazione delle operazioni Camfin (il riassetto con uscita dei Malacalza) e Pirelli (l’ingresso dei genovesi nel gruppo degli pneumatici con quasi il 7%). I due accordi “non hanno alcuna interdipendenza negoziale – si legge nella nota –. E’ infatti inverosimile, oltre che priva di riscontri documentali, l’ipotesi che Mtp e Unicredit abbiano potuto obbligare gli organi decisionali di due soggetti come Allianz e FonSai a cedere azioni Pirelli a un prezzo non ritenuto da loro congruo o vantaggioso. La stessa Consob, del resto, riconosce che Allianz e Fonsai hanno agito autonomamente e secondo proprie valutazioni di convenienza economica e non certo quali interposti di Mtp e Unicredit. Risulta poi che nessun trasferimento di utilità o benefici di qualunque natura è avvenuto in favore di Allianz o Fonsai da parte di Lauro 61 o di alcuno dei suoi soci”. 

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Categories: Finanza e Mercati