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Brasile: due milioni di nuove case in tre anni per stimolare l’economia

Dopo un 2011 che si appresta a concludersi con una crescita del Pil del 3%, ben al di sotto delle previsioni del governo di inizio anno, l´economia brasiliana guarda già al 2012 ed in particolare al mercato immobiliario, settore che impiega oltre 3 milioni di lavoratori, 300mila in più solo tra gennaio e settembre di quest´anno.

La presidente Dilma Rousseff ha intenzione infatti di puntare forte sulle costruzioni civili, settore che dovrà fare da traino per tutta l´economia. Con il piano “Minha Casa, Minha Vida”, destinato alla costruzione di alloggi per le fasce più deboli, il governo brasiliano ha in cantiere la realizzazione di 2 milioni di nuove case entro il 2014.

Secondo le stime, il settore delle costruzioni civili crescerà nel 2012 del 5,2% (quest´anno è aumentato del 4,8%), ma in seguito potrebbe perfino arrivare all´8-9%: “Non abbiamo problema di risorse, di regole, modelli o progetti – spiega Paulo Simão, presidente della Camera dell´Industria e Costruzione – Il mercato immobiliario ha battuto un record dietro l´altro e la previsione è di avere risorse per oltre 50 miliardi di euro”.

Tutto questo ottimismo deriva anche dalle opere già messe in cantiere per i Mondiali del 2014 e per le Olimpiadi di Rio de Janeiro nel 2016, oltre a quelle stabilite nel PAC, il Programma di Accelerazione della Crescita destinato alle infrastrutture, nodo cruciale per lo sviluppo del gigante sudamericano.

“Gli investimenti nelle costruzioni civili beneficiano tutti noi perché si tratta di un settore che crea molti posti di lavoro – ha scandito Dilma Rousseff nel consueto programma radiofonico settimanale “Caffè con il presidente” – Aiuta anche a stimolare il mercato del lavoro, nonostante la crisi economica che sta colpendo gli Stati Uniti e l´Europa”.

Ma la realtà nel 2012 potrebbe essere perfino più rosea delle previsioni: l´iniezione di capitale straniero potrebbe infatti dare ulteriore linfa al mercato. “Verranno molte risorse dall´estero – sostiene Simão – perché questi investitori non hanno le condizioni per investire negli altri mercati, principalmente in quello europeo. Ciò è ottimo per il nostro settore. Inoltre le misure adottate recentemente dal governo federale favoriranno ancora di più gli investimenti stranieri in infrastrutture”.

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