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Bot annuale ai minimi storici, deboli banche e Borse

Poco mossa la Borsa, ma proseguono le vendite sui titoli bancari. I mercati si preparano intanto ad ascoltare le parole di Mario Draghi dopo il voto francese. A Milano, a metà giornata, l’indice Ftse Mib cede lo 0,03%, attorno a 21.500 punti. Quasi piatte anche Parigi, Francoforte e Madrid. Londra +0,23%.

Stamane il Tesoro ha assegnato 6,5 miliardi del Bot a 12 mesi ad un rendimento lordo dello 0,304%, in flessione di 7 punti base rispetto al mese precedente. Il minimo storico precedente risaliva allo scorso gennaio (-0,250%). Lo spread si mantiene attorno a 184 punti base.

Da notare la brillante performance della carta greca: i rendimenti si portano ai minimi dalla ristrutturazione del debito del 2012 con il decennale poco oltre il 5,5%.

Ha suscitato qualche preoccupazione fra gli investitori la notizia del licenziamento improvviso del direttore della Fbi, James Cobey, da parte del presidente Trump. Comey gestiva l’indagine sulle eventuali interferenze della Russia nelle elezioni Usa.

Il dollaro registra un lieve calo all’1,086 contro l’euro, dall’1,087 di ieri sera. Oro in lieve crescita a 1.223 dollari/oncia. Petrolio in progresso con il Brent a 49,2 dollari al barile (+1%).

Eni +0,20% dopo la pubblicazione dei conti del trimestre. L’utile netto adjusted è ai massimi da due anni a questa parte a quota 744 milioni di euro rispetto ai 2 milioni di euro dello stesso periodo di un anno fa. I ricavi sono saliti del 35% a 18,04 miliardi di euro mentre il risultato operativo adjusted è balzato del 215% a 1,83 miliardi di euro. “La generazione di cassa organica e gli incassi da dismissioni – segnala una nota – ci consentiranno nel 2017 di finanziare integralmente gli investimenti e i dividendi ad un livello di prezzo Brent ben al di sotto di quello attuale”.

Saipem avanza dello 0,1% dopo avere annunciato nuove commesse per 500 milioni di dollari. Tenaris +0,6%.

L’indice Stoxx europeo del settore banche arretra dello 0,5%. Intesa scende dello 0,84%, Unicredit riduce la perdita allo 0,2%. A Madrid Bbva -1,6% e Santander -1,2%, a Francoforte Deutsche Bank -1,2%. 

Spicca fra le blue chip il rialzo di Banca Mediolanum (+3%), che beneficia della promozione di Kepler Cheuvreux a Buy da Hold. Da segnalare anche la caduta di Bper Banca (-4,6%), dopo le non convincenti smentite del management sul possibile acquisto di Unipol Banca. Unipol perde l’1,9%, Banco Bpm scende dell’1,9%, Mediobanca -1,5%, Ubi -1,8%. Prosegue la corsa di Campari (+3,4%) dopo i buoni dati annunciati ieri. Ieri il titolo della società degli alcolici ha guadagnato il 4,4%. Poco mossa Enel (-0,1%), Telecom Italia perde lo 0,8%. 

Tra gli industriali Leonardo Fiat Chrysler scivolano in calo dello 0,1%. Avanzano invece Stm (+0,6%), Buzzi (+0,3%) e Recordati (+0,4%). Nel lusso ancora ribassi per Tod’s (-2,7%) e Moncler (-1,8%). In netto ribasso Ovs appena sopra il prezzo (6,11 euro per azione) del collocamento concluso ieri da Coin sull’11% del capitale sociale.

Il titolo Juventus cala di oltre il 2% dopo la vittoria di ieri contro il Monaco: da inizio aprile il titolo è quasi raddoppiato.

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