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Borse, la Thailandia pesa sui mercati asiatici

Le borse asiatiche sono oscillate tra guadagni e perdite in una giornata caratterizzata dall’incertezza. Bene i titoli tecnologici, male quelli legati alle materie prime. 

Sul fronte dei titoli, Treasury Wine Estates ha fatto un impressionante balzo del 20% a Sydney dopo che la seconda maggior società vitivinicola al mondo ha rigettato un’offerta di takeover.

Hyundai Development Co-Engineering & Construction ha invece perso il 3,3% a Seoul, segnando la peggior performance del listino. Yahoo Japan è cresciuto del 9,5% per via dell’aumento di rating  seguito alla decisione di non acquistare eAccess da SoftBank.

L’indice MSCI Asia Pacific era di poco cambiato a 139.30 alle 10:56 del mattino a Tokio dopo essere calato dello 0,2% e cresciuto poco meno dello 0,1 per cento. A pesare l’incertezza politica in Thalandia: l’esercito thailandese ha imposto la legge marziale su tutto il territorio nazionale dopo mesi di scontri politici che hanno affondato il Governo e portato il Paese verso la contrazione economica. 

“Al mercato manca un catalizzatore” sostiene Junya Naruse, chief strategist di Daiwa Securities Group, la seconda maggiore società di brokerage giapponese. La situazione in Thailandia “non crea un rischio geopolitico, ma continua a pesare sui mercati”. 

Il giapponese Topix è cresciuto in mattinata dello 0,3%, salendo dai minimi mensili. Il sudcoreano Kospi perdeva invece lo 0,4 per cento. L’australiano S&P/ASX 200 e il neozelandese NZX 50 perdevano entrambi lo 0,4 per cento.

L’Hang Seng di Hong Kong recuperava lo 0,7 per cento. Bene anche l’indice Hang Seng China Enterprises delle società della Cina continentale (+0,5%), lo Shanghai Composite (+0,4%) e il  Taiex (+0,3%). 


Allegati: Bloomberg

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