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Borse in tensione, ma Luxottica corre. In retromarcia il comparto auto

BORSE AVANTI, AUTO IN RETROMARCIA
LUXOTTICA +2.6%

Moderati rialzi nelle Borse europee, un po’ in tutti i settori con un’eccezione: l’auto.

A Milano l’indice FtseMib guadagna lo 0,52% a quota 15.788.

La Borsa di Londra sale dello 0,41%, Parigi +0,63%, Francoforte +0,6%.

Sul mercato dei titoli di Stato il BTp a 10 anni è scambiato a un rendimento del 4,79% con spread a quota 320, in calo di 7 punti base. L’euro si sta rafforzando a 1,301 contro il dollaro, da 1,297 della chiusura di ieri sera.

In Spagna i depositi delle banche sono cresciuti in settembre per la prima volta in sei mesi, dell’1,2%, Lo ha annunciato la Bce. Il dato segnala un ritorno di fiducia nei Paesi periferici dell’eurozona e va nella stessa direzione delle cifre relative a Italia e Grecia. Sempre a settembre infatti i depositi presso le banche italiane hanno raggiunto un nuovo massimo storico con un incremento del 2,1% e quelli della Grecia, con un rialzo dell’1%, sono tornati sui massimi dallo scorso maggio. Per contro sono diminuiti, in entrambi i casi dello 0,1%, quelli delle banche tedesche e delle banche francesi.

Giova anche la notizia che l’economia inglese ha archiviato la recessione: nel terzo trimestre il il è salito, a sorpresa del 1%, smentendo le previsioni negative. Continua l’effetto benefico della ripresa della produzione industriale cinese che ha rilanciato i titoli delle materie prime.

Dopo sette giornate consecutive di discesa, rimbalza anche il petrolio con il Brent scambiato a 108,4 dollari al barile (+0,5%) e il Wti a 86,3 dollari (+0,7%). Tuttavia i titoli del settore sono deboli: Eni +0,17%, Tenaris scende dello 0,4%.

Il warning arriva però dal colosso della pubblicità Wpp che ha ridotto per la seconda volta in altrettanti trimestri le stime dei ricavi a causa di un forte rallentamento a settembre in Nord America e Europa Continentale.

Ma il profit warning di maggior impatto arriva da Daimler che ieri ha abbassato le stime di ricavi per l’intero 2012 e ha annunciato che non raggiungerà gli obiettivi di margine fissati per il 2013. A Francoforte Daimler scende del 3,1%.

Fiat scende del 1,13% in sintonia con l’intero settore (Stoxx -1%).

Positive invece sia Fiat Industrial +1,33%, che Pirelli +0,35%.

Il titolo migliore del paniere è Luxottica +2,6%, che stasera a mercati chiusi annuncerà i risultati del terzo trimestre. La società guidata da Andrea Guerra sembrava in corsa per acquistare le 500 vetrine italiane di Salmoiraghi & Vigano. Il presidente Leonardo Del Vecchio ha però smentito l’interessamento. L’altro potenziale acquirente sarebbe Alain Afflelou, la maggiore catena di occhialeria francese, posseduta dal fondo statunitense Lion Capital. Terzo incomodo il gruppo olandese Hal, già proprietario di Safilo.

Positivi, dopo la frana di ieri anche gli altri titoli del lusso: Ferragamo sale del 1,98% e recupera parte delle recenti perdite, Tod’s +1,55%.

Si assesta dopo il balzo di ieri Stm -0,66%.

Fra gli altri titoli industriali, Finmeccanica avanza dell’1,3%, la controllata Ansaldo guadagna l’1,3%.

Le banche salgono in linea con il resto del listino: Unicredit +0,06%, Intesa +1,1%, Monte Paschi +0,52%. Riflettori di nuovo accesi su Mediobanca, in rialzo dello 0,47% dopo la notizia dell’ingresso nell’azionariato di Modena Capitale (holding controllata dall’avvocato Gianpiero Samorì e da diversi imprenditori) che ha acquistato lo 0,4% del capitale di Mediobanca.

A Zurigo in terreno positivo il Crédit Suisse +2% dopo i dati del terzo trimestre 2012: l’utile è sceso più delle aspettative degli analisti a 254 milioni di franchi (-63% anno su anno). A fare salire le quotazioni è l’inaspettato annuncio di un nuovo programma di taglio costi da 1 miliardo di franchi (1,07 miliardi di dollari), da realizzare entro il 2015: complessivamente, il piano di riduzione dei costi è pari a 2 miliardi di franchi.

Positive le assicurazioni: Generali +1,66%, Fondiaria Sai +1%, Unipol +0,6%.

Fra le utility, infine, sale Atlantia +1,14% dopo che Deutsche Bank ha confermato il giudizio buy, pur abbassando il target price a 15,3 euro da 16,1 euro. A2A avanza dello 0,14%, Acea +3,2%.

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