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Borse in rosso: a Piazza Affari soffrono banche e Atlantia. Balzo Juve

Pixabay

Pazza Affari perde l’1,11% (e scende a 20.485 punti base) nel giorno dell’apertura ufficiale della crisi di governo, con l’annuncio delle dimissioni del premier Giuseppe Conte al Senato. Il listino milanese, nervoso in mattinata, argina parzialmente le perdite in coincidenza dell’incandescente dibattito pomeridiano a Palazzo Madama, ma imbocca poi nuovamente la via delle vendite nell’ultima mezzora. Il futuro politico è ancora incerto: Conte attacca duramente il vice premier Matteo Salvini, eppure il leader della Lega non esclude una collaborazione con gli ex alleati su taglio dei parlamentari e manovra.

Intanto il leader pd Nicola Zingaretti, in una nota, gela la prospettiva di un governo pd-5stelle e Matteo Renzi dice che c’è da evitare l’aumento dell’Iva e perciò serve un esecutivo. Molta è la confusione sotto il sole, ma la carta italiana guadagna e il secondario cambia segno in corsa: negativo in mattinata, volge al positivo nel pomeriggio. Lo spread fra Btp 10 anni e Bund arretra a 203 punti base (-2,55%) e il rendimento del decennale tricolore cala all’1,34%.

Deboli anche gli altri listini europei: Francoforte -0,55%; Parigi -0,5%; Madrid -1,22%; Londra -0,85%; Zurigo -0,55%. L’opening bell di Wall Street è stonata, dopo tre sedute in rialzo, mentre gli acquisti si orientano sui Treasury i cui prezzi risultano in rialzo. Sull’azionario Usa si va all’incasso alla vigilia della pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve e in attesa dell’avvio del meeting di Jackson Hole al quale parteciperà il presidente della banca centrale americana Jerome Powell.

Ieri le aspettative di un nuovo intervento sul costo del denaro sono state in parte deluse dal presidente della Federal Reserve di Boston, Eric Rosengren, che ha  criticato nuovi eventuali tagli dei tassi. Si resta guardinghi inoltre sulle relazioni Usa-Cina, alla luce di un editoriale pubblicato da People’s Daily, giornale controllato dal partito comunista di Pechino, in cui si sostiene che legare gli eventi di Hong Kong ai negoziati commerciali è un obiettivo “sporco”. Fra gli altri fronti caldi internazionali c’è da segnalare un nuovo tonfo della borsa argentina, -8% in apertura, dopo la pausa per festività di ieri. Contestualmente un dollaro compra 55,58 peso (+1,43%).

L’euro-dollaro invece è leggermente favorevole alla moneta unica e si muove intorno a 1,109. L’oro torna n auge e sale leggermente a 1513,85 dollari l’oncia, mentre il petrolio cala: Brent -0,44%, 59,48 dollari al barile; Wti -0,78%, 55,7 dollari al barile.

In Piazza Affari sono negative le banche, dopo i guadagni della vigilia: Bper -3,18%; Banco Bpm -2,56%; Ubi -2,38%; Unicredit -2,24%. Arretrano anche Atlantia -2,98%; Buzzi -2,89%; Pirelli -2,08%.

Gli acquisti premiano la Juventus, +3,73%, spinta dalle voci di un interesse del club bianconero per il fuoriclasse brasiliano Neymar. Bene Amplifon +2,88%; Prysmian +1,01%. Positivi gli assicurativi: Unipol +0,91%; Unipolsai +0,58%; Generali +0,28%; Spunti sul lusso con Ferragamo +0,25%. Balzo di Tod’s +8,11%, dopo l’aggiornamento Consob dal quale si apprende che che la quota aggregata che fa capo al patron Diego Della Valle è salita all’81,19%, mentre Caisse de Depot et Placement du Quebec ha ridotto la sua partecipazione al 2,2% dal 5,16% detenuta da maggio 2018.

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