Borse in ritirata, giornata di realizzi ma Juventus corre

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Pausa nel rialzo delle Borse europee che, da Natale ad oggi, sono salite del 6% circa. Si rafforza in parallelo l’euro sul dollaro, trattato stamane a 1,525: stasera parlerà il presidente della Fed Jerome Powell ed il mercato si aspetta nuovi segnali di “pazienza” prima di nuovi rialzi dei tassi. A Milano l’indice è in equilibrio -0,1% a 19.146 punti. Più pronunciati i ribassi di Parigi -0,77%, Francoforte -0,37% , Londra -0,11%, In controtendenza Madrid +0,11%.  

Il ministero del commercio della Cina, attraverso un suo portavoce, ha annunciato stamane che Stati Uniti e Cina hanno compiuto dei passi in avanti sulle “questioni  strutturali”, quali per esempio il libero trasferimento dell’alta tecnologia ed il riconoscimento delle proprietà intellettuali. Il negoziato è stato “franco ed onesto”. 

A Piazza Affari è sotto pressione Fiat Chrysler -0,3% a 13,66 euro dopo la conferma che l’azienda pagherà più di 700 milioni di dollari per risolvere le controversie generate dal Dieselgate. Cnh -0,8%. Ferrari -0,5%. Frena Brembo -0,1%.  

Avvio positivo delle aste del Tesoro. Il mercato ha assorbito l’offerta di 7 miliardi di Bot a 12 mesi ad un tasso dello 0,285%, in calo rispetto all’offerta di dicembre.Il tasso del decennale di riferimento scambia a 2,90%, rispetto a 2,892% della vigilia. E’ cambiato il benchmark tedesco di riferimento, per cui lo spread parte da basi nuove a 264 punti, ma non è possibile un raffronto con i dati precedenti. 

In ascesa dopo l’asta i titoli bancari. Intesa +0,7%, Unicredit +0,6%, Bper e Ubi in parità. Tra i finanziari avanza Banca Generali +0,40%. Allianz global è salita al 5,078% della società di gestione del risparmio. Frena invece Generali -0,5% all’indomani degli ultimi acquisti di Leonardo Del Vecchio. 

Tra i titoli migliori svetta Unipol in ascesa dell’1,7%. Debole il lusso, frenato dai titoli per la tenuta degli acquisti cinesi. Il titolo più pesante è Tod’s -4,5%, colpita dal sell di Berenberg. Moncler -1,8%.  

Si placa il rally del petrolio, spintosi nelle ultime ore sui massimi dell’ultimo mese e mezzo: il greggio Brent è scambiato a 60,4dollari il barile, in calo dell’1,6%, ieri, anche per effetto del calo delle scorte strategiche degli Stati Uniti, ha chiuso in rialzo di quasi il 5%.  

Eni -0,4%. Saipem -0,7%. Saras +0,3%. Barclays taglia il target price a 18,5 euro. Tra  le utility, in forte calo A2A -2,5%, Enel +1,1%. Nuovo forte balzo in avanti di Juventus +4,3%. Avanza Autogrill +1,6%, in procinto di avanzare un’offerta per le attività nel catering della francese Elior (valore oltre un miliardo).

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