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Borse in cerca di un nuovo equilibrio, ma negli Usa l’obbligazionario resta in allarme. Migliore il clima dei mercati in Europa

Imagoeconomica

Dopo una settimana turbolenta i mercati tentano un aggiustamento, ma ovunque si guardi, si notano segnali di malessere sia a causa delle finanze in difficoltà, sia per i timori legati alle ripercussioni delle politiche commerciali di Trump che non sono ancora per nulla chiare, mentre il periodo di tregua si sta riducendo. Borse europee viste aprire in rialzo. A Piazza Affari occhi su Azimut, Unicredit e Iveco.

L’obbligazionario resta in allerta. Passa il pacchetto fiscale di Trump

I rendimenti dei titoli di stato Usa, che sono stati sotto pressione tutta la settimana dopo il declassamento di Moody’s, ieri hanno fermato la discesa, ma rimanendo a livelli comunque elevati. Ieri sera è stata approvata di misura alla Camera dei Rappresentati la proposta di legge “Grande e bellissima” del presidente Trump che porterà a un nuovo aumento del debito pubblico degli Stati Uniti, già a 36,2 trilioni di dollari, di altri 3,8 trilioni di dollari nel prossimo decennio, secondo l’ufficio indipendente del bilancio del Congresso. Ora il pacchetto di tagli fiscali dovrà passare dal voto del Senato, a prevalenza repubblicana, ma lo scoglio maggiore per il governo Usa sarà quello di rendere appetibili per gli investitori i titoli di stato Usa. Per diversi osservatori di mercato, il messaggio degli investitori obbligazionari è chiaro: se gli Stati Uniti non rimetteranno in ordine le proprie finanze e in tempi rapidi, i rischi percepiti legati ai prestiti al governo aumenteranno, e i costi di indebitamento sul debito del Tesoro a lungo termine saliranno ulteriormente. Ciò renderebbe ancora più difficile ridurre il deficit e aumenterebbe il costo del denaro per famiglie e imprese. Il rendimento delle obbligazioni trentennali è rimasto al di sopra della soglia psicologicamente importante del 5% nelle ore asiatiche di oggi, dopo aver raggiunto livelli visti l’ultima volta nel 2007.

Ugualmente sta accadendo in Giappone e nel Regno Unito evidenziando la mancanza di domanda di titoli a lunga scadenza, mentre gli investitori inviano un messaggio chiaro ai governi: nell’attuale clima di incertezza, devono pagare di più per indebitarsi per decenni. I titoli di Stato giapponesi a lunghissimo termine sono rimasti stabili, ma comunque vicini ai massimi storici toccati all’inizio di questa settimana. Ieri il rendimento dei gilt decennali ha toccato il massimo dal 15 gennaio.

Wall Street perde i colpi rispetto al resto del mondo

Il verdetto delle borse nei primi quasi cinque mesi del 2025 è chiaro: Wall Street perde colpi a vantaggio del resto del mondo. Wall Street ha faticato a ritrovare la fiducia dopo la svendita dei titoli del Tesoro con le azioni in calo nell’ultima fase delle contrattazioni statunitensi. L’S&P 500 ha ha chiuso in ribasso per il terzo giorno consecutivo. Si tratta della più lunga serie di perdite dall’8 aprile, quando l’indice ha chiuso sull’orlo di un mercato ribassista. Mentre la maggior parte delle grandi aziende tecnologiche ha registrato una performance positiva, il calo di Apple verso la fine della sessione ha inasprito il clima. Apple punta a lanciare sul mercato degli occhiali intelligenti alla fine del prossimo anno, nell’ambito di un’iniziativa volta a promuovere gadget dotati di intelligenza artificiale, ma ha accantonato i progetti per uno smartwatch in grado di analizzare l’ambiente circostante tramite una fotocamera integrata. L’annuncio del presidente Trump di voler valutare un’offerta pubblica di acquisto dei colossi statunitensi dei mutui Fannie Mae e Freddie Mac ha fatto schizzare alle stelle le loro azioni. Le azioni di aziende di energia solare, tra cui First Solar sono scese, poiché si prevede che la legge fiscale di Trump porrà fine a una serie di sussidi per l’energia verde. First Solar ha chiuso in calo del 4,3%. L’ S&P 500 è sceso di meno dello 0,1%. Il Nasdaq 100 ha guadagnato lo 0,2%. Il Dow Jones Industrial Average è rimasto pressoché invariato.

Di conforto sono stati i dati emersi nelle ultime ore che non indicano ancora un’economia statunitense in difficoltà, probabilmente perchè alcune attività sono state anticipate prima dell’introduzione dei dazi. L’attività economica e le aspettative di produzione negli Stati Uniti sono migliorate, con l’attenuarsi delle preoccupazioni legate al commercio, nonostante le pressioni sui prezzi continuassero a crescere. A dimostrazione di un mercato del lavoro ancora in salute, le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono scese al livello più basso delle ultime quattro settimane. Nel frattempo, le vendite di case esistenti sono diminuite inaspettatamente. Il governatore della Federal Reserve, Christopher Waller, ha affermato che la banca centrale potrebbe tagliare i tassi di interesse nella seconda metà del 2025 se i dazi dell’amministrazione Trump sui partner commerciali degli Stati Uniti si stabilizzeranno attorno al 10%.

Le preoccupazioni fiscali hanno messo sotto pressione il dollaro, che per la prima volta in cinque settimane è sulla buona strada per una perdita settimanale contro euro e yen. Anche i flussi verso i beni rifugio sono tornati, con l’oro pronto a registrare la sua settimana migliore in oltre un mese.

Vola il prezzo del riso in Giappone. Cina cerca alleati cmmerciali

A Tokyo l’indice Nikkei guadagna lo 0,8%, ma la settimana si sta per chiudere con un calo dell’1,3%. Lo yen è più o meno sui livelli di ieri, a 143,4 su dollaro, da 145,3 della scorsa settimana. Questa settimana, il cross ha perso circa l’1,5%. L’indicatore chiave dell’inflazione giapponese ha accelerato al ritmo più veloce in più di due anni, con un’impennata dei prezzi del riso che rischia di mettere ancora più in difficoltà il primo ministro Shigeru Ishiba: ieri il ministro dell’Agricoltura si è dimesso dopo aver rilasciato dichiarazioni proprio sul tema dell’aumento del carovita e a luglio c’è un appuntamento elettorale decisivo. I prezzi al consumo, esclusi gli alimenti freschi, sono cresciuti del 3,5% rispetto a un anno prima ad aprile, accelerando rispetto al 3,2% del mese precedente, secondo un comunicato del Ministero degli Affari Interni. Il costo del riso, alimento base del Giappone, ha fatto un balzo del 98,4%, il maggior incremento dal 1971. Ishiba si è impegnato a far scendere i prezzi del cereale al di sotto dei 4.000 yen (28 dollari) per 5 chilogrammi. I prezzi dell’energia sono aumentati del 9,3% in seguito alla graduale eliminazione, a marzo, dei sussidi governativi per il gas e l’elettricità. I partiti di governo stanno valutando la possibilità di riavviare il sostegno già a giugno, nonché di adottare misure per alleggerire i prezzi della benzina.

La Cina intanto va alla ricerca di alleati commerciali nella regione, per contrastare i dazi di Trump. Le Borse della Cina mostrano lo Hang Seng di Hong Kong a +0,5%, +1,4% nellla settimana. CSI 300 dei listini di Shanghai Shenzhen. +0,3%, +1% la settimana. In lieve calo il Taiex di Taipei, -1% il bilancio settimanale provvisorio. La prossima settimana il premier Li Qiang parteciperà a una riunione congiunta degli Stati del Sud-Est asiatico e del Golfo in Malesia. Li visiterà anche l’Indonesia per tre giorni a partire da domani, prima di partecipare al primo incontro congiunto dei leader dell’Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico (Asean) e del Consiglio di Cooperazione del Golfo (CCG), ha dichiarato ieri il ministero degli Esteri di Pechino. Al CCG aderiscono sei Stati arabi, tra cui i maggiori produttori di petrolio Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Kuwait. “La Cina è ansiosa di lavorare con l’Asean e i Paesi del CCG per approfondire la collaborazione pragmatica in vari settori … sostenere il sistema commerciale multilaterale e salvaguardare gli interessi comuni del Sud globale”, ha dichiarato la portavoce del ministero Mao Ning. Durante il viaggio in Indonesia, Li incontrerà il presidente Prabowo Subianto e altri leader politici e commerciali della più grande economia del Sud-Est asiatico. Prabowo ha visitato la Cina due volte l’anno scorso e il mese scorso i ministri degli Esteri e della Difesa di entrambi i Paesi si sono incontrati per la prima riunione del suo gruppo di esperti.

La borsa di Seul è sulla parità, la settimana si sta per chiudere con un calo dell’1,3% dell’indice Kospi. Il ministero della Difesa della Corea del Sud ha dichiarato che con gli Stati Uniti non si è parlato della possibilità di un ritiro di parte delle truppe statunitensi presenti in forze da decenni nel Paese. Il governo ha preso posizione in risposta a un rapporto dei media statunitensi, secondo cui a Washington starebbero considerando il ritiro di circa un quarto dei 28.500 soldati stanziati in Corea del Sud dalla fine della guerra del 1950-53, conclusasi con un armistizio mai trasformatosi in un trattato di pace.

La borsa indiana sale, indice BSE Sensex di Mumbai +0,7%, bilancio settimanale negativo, -1%. La banca centrale dell’India continuerà a fornire liquidità al sistema bancario per garantire la trasmissione della politica monetaria, dice il governatore Sanjay Malhotra in un’intervista al quotidiano The Times of India. Per ora l’iniezione è stata pari a 9 trilioni di rupie (105 miliardi di dollari). “Il nostro obiettivo è mantenere una liquidità adeguata per facilitare la trasmissione delle riduzioni dei tassi di politica attraverso i mercati monetari, obbligazionari e del credito,” afferma Malhotra.

In arrivo i giudizi di Moody’s e Scope Ratings sull’Italia

Moody’s e Scope Ratings stasera emetteranno il loro giudizio sul rating italiano, attualmente Baa3, stabile per la prima e BBB+, stabile per la seconda. La revisione del rating delle due agenzie, che potrebbe vedere un cambiamento rispetto al giudizio attuale, segue quella di S&P Global che a metà aprile ha migliorato il rating portandolo a BBB+. Dbrs invece, sempre il mese, scorso ha lasciato invariato il proprio voto sull’Italia a BBB (high), positivo.

Borse europee viste aprire in rialzo. A Piazza Affari occhi su Azimut, Unicredit e Iveco

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in lieve rialzo: future EuroStoxx 50 +0,2%. Ieri il FtseMib di Milano ha chiuso in calo dello 0,7%.

Iveco: a proposito della divisione mezzi militari, MF riferisce che Czechoslovak Group avrebbe presentato un’offerta più alta di quella, da 1,5 miliardi di euro, della cordata Leonardo-Rheinmetall.

Unicredit presenta ricorso al Tar per sciogliere le riserve esistenti sulla legittimità del “golden power” così come applicato in questo caso ai sensi del diritto italiano e dell’Ue. Lo si legge in una nota. L’istituto di credito: “Stop Consob Ops a vantaggio di mercato e azionisti”

Azimut ha siglato un accordo vincolante con Fsi per la creazione di Tnb, una wealth management bank di nuova generazione. E’ quanto si legge in una nota del gruppo, che ha aggiornato il target di utile 2025 a circa 1 miliardo di euro. Il valore complessivo potenziale dell’operazione, spiega la nota, è di circa 1,2 miliardi di euro, “con ulteriore upside per Azimut grazie alla partecipazione strategica del 19,99% detenuta in Tnb”. La partnership industriale avrà la durata di 20 anni, e Tnb diventerà il principale distributore terzo dei prodotti Azimut e il nuovo partner bancario di riferimento per il Gruppo. “Azimut continuerà a evolvere come piattaforma globale e indipendente di consulenza finanziaria multigenerazionale e parallelamente promuoverà la nascita di Tnb come un nuovo player indipendente, destinato alla quotazione”, dice la nota.

Tim. Ieri il management di Iliad ha detto che il mercato italiano della telefonia è altamente competitivo, con offerte win-back molto aggressive da parte di Wind3 e TIM e 5G offerto gratuitamente a tutti i clienti. In questo contesto sfidante, la crescita costante di Iliad – che ha guidato il mercato in termini di net adds per 28 trimestri consecutivi – è sostenuta dagli investimenti in qualità e trasparenza della rete. La società ha escluso ci siano colloqui con TIM in vista di un’aggregazione.

Enel. L’assemblea degli azionisti ha approvato il bilancio 2024 e deliberato un dividendo di 0,47 euro per azione, in aumento di circa il 9% rispetto all’anno precedente. Inoltre, è stato rinnovato il piano di buyback per un massimo di 500 milioni di azioni e un esborso complessivo fino a 3,5 miliardi di euro. Barclays ha alzato il target price da 8,5 a 9 euro (rating overweight).

Generali. Il cda ha deciso di avvalersi di Deloitte come advisor finanziario e di Alberto Toffoletto con il team dello Studio Advant Ntcm quale advisor legale per l’offerta lanciata da Mediobanca sulla sua controllata Banca Generali. Berenberg ha alzato il target price da 34,8 a 36,1 euro, rating buy

Bper Banca ha ricevuto dalla Bce le autorizzazioni necessarie per effettuare l’aumento di capitale a servizio dell’offerta pubblica di scambio promossa sulla Popolare di Sondrio. Più precisamente, la Bce ha rilasciato l’autorizzazione in merito alla computabilità quale capitale primario di classe 1 (Cet 1) delle nuove azioni da emettere nel contesto dell’aumento di capitale al servizio dell’offerta, nonché il provvedimento di accertamento che le modifiche statutarie di Bper derivanti dall’aumento non contrastano con la sana e prudente gestione della stessa banca. Il documento di offerta è già stato depositato presso la Consob lo scorso 26 febbraio e Bper è in attesa della sua pubblicazione.

Stellantis ha posticipato l’avvio della produzione del Dodge Charger Ev in Ontario.

Webuild. Per il Ponte sullo Stretto di Messina “con tutti i controlli possibili dal punto di vista ingegneristico, geologico e ambientale, siamo alle battute finali”, ha detto il ministro dei Trasporti e vicepremier, Matteo Salvini, a Porta a porta su Rai1. Nei prossimi giorni il Ministero dell’Ambiente manderà la comunicazione alle istituzioni europee del fatto che si è pronti a partire. L’ultimo passaggio formale sarà l’approvazione del progetto definitivo aggiornato dal lavoro di centinaia di tecnici e ingegneri “entro giugno, dopo il quale, a partire da luglio, dall’estate, si parte con la pre-cantierizzazione”, ha previsto Salvini. Tuttavia il presidente Sergi Mattarella ha richiesto una modifica riguardo i pericoli di interferenze mafiose

Geox. La Consob ha approvato il prospetto informativo relativo all’offerta in opzione e all’ammissione alle negoziazioni sul mercato regolamentato delle azioni di nuova emissione di Geox, rivenienti da un aumento di capitale in opzione da 30 milioni di euro. Le nuove azioni saranno offerte in opzione agli azionisti nel rapporto di 5 ogni 12 azioni Geox detenute. Approvata anche la quotazione e la negoziazione sullo stesso mercato di warrant che saranno abbinati gratuitamente alle nuove azioni e che daranno diritto di sottoscrivere azioni ordinarie di nuova emissione di Geox rivenienti dall’aumento di capitale a servizio degli stessi, per un importo massimo di 30 milioni di euro. Il cda ha, quindi, determinato a 0,278 euro il prezzo di sottoscrizione di ciascuna nuova azione (sconto del 14,9% rispetto al prezzo di riferimento del 22 maggio), di cui 0,1 euro a capitale. Invece, quello delle azioni di compendio, rivenienti dall’esercizio dei warrant, è stato fissato a 0,342 euro (di cui sempre 0,1 euro a capitale). Il rapporto di esercizio è stato determinato in 13 azioni di compendio per ogni 16 warrant esercitati.

Enel. Barclays alza il target price a 9 euro.

Prysmian: Jefferies alza il target price a 68 euro.

Recordati. RBC alza il target price 55,5 euro.

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