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Borse europee in recupero, sperando nel negoziato. Avanza Tim. Il Covid in Cina fa scendere il petrolio

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Le Borse europee allungano il passo al traino di auto, banche e costruzioni. La guerra, per la verità, non si ferma. E la pioggia di bombe su Kyiv si accompagna a “danni collaterali” (la mancata semina dei cereali, ad esempio) che accelerano l’aumento dell’inflazione su scala globale.  Ma i mercati, compressi da mesi di ribassi, guardano al bicchiere mezzo pieno: proseguono via online i colloqui tra Ucraina e Mosca mentre, a Roma, scende in campo la Cina: oggi un alto dirigente di Pechino si è incontrato con  i consiglieri per la sicurezza nazionale Usa, Jack Sullivan, e il capo della diplomazia del Partito comunista cinese  Yang Jiechi.

In questa cornice prendono il volo le piazze del Vecchio Continente: a Piazza Affari il Ftse Mib guadagna ora l’1,55%% a 23.399 punti, dopo aver toccato un tetto a +2,2% mentre nel resto del Vecchio Continente Francoforte saliva del 3,12% e Parigi del 2,08%. Restano più indietro Londra +0,47% e Amsterdam +0,52%.

Borse europee in recupero, quattro trend da considerare

Ad infondere l’ottimismo contribuiscono due fattori:

  • Cala il petrolio, che perde tra i tre e i quattro punti percentuali a metà della prima seduta di settimana. Il Brent cede il 3,44% a 108,79 dollari al barile, mentre il Wti aprile scivola del 4,19% a 104,73 dollari. 
  • Prosegue il ribasso anche dei prezzi del gas sul mercato europeo che si riportano ai valori di fine febbraio segnando un calo dell’11,14% a 116,60 euro a megawattora.
  • Il lockdown di Shenzhen, causa Covid-19,lascia prevedere in dote calo dei consumi petroliferi e di altre materie prime da parte della Cina. 
  • Sale il costo del denaro (il T bond schizza a 2,08%) ma si riduce a 159 punti lo spread tra Btp e Bund. Si torna a parlare dell’emissione di eurobond in funzione di energia e difesa. 

Borse europee in recupero, a Milano brilla Tim

La vera novità di Piazza Affari riguarda Telecom Italia, balzata sopra 0,30 euro con un rialzo che sfiora il 6%. Il mercato ha reagito così alla decisione del cda di dare mandato ai vertici di confrontarsi formalmente con Kkr sulla possibile offerta per il gruppo delle tlc. Non sarà una trattativa facile, visto che gli advisor del gruppo parlano di un potenziale prezzo di un euro (a piano compiuto) contro l’offerta di 0,505 prima delle nuove svalutazioni. Ma è già molto aver individuato un terreno comune.

Tra i titoli più vivaci spicca Bper + 5,04% davanti a Banca Intesa +4,05%. In ripresa anche Unicredit +3,3% e Banco Bpm +2,78%. Le banche reagiscono così ai ribassi alimentati dallo spettro delle conseguenze di un default della Russia sui conti dei creditori.

Prende velocità il recupero del settore auto, leader dei ciclici. A guidare il rallye è Volkswagen +5,8% nella settimana dei conti. A Piazza Affari in testa c’è Stellantis +5% davanti a Pirelli +4%. 

Difesa e energia rallentano, utility deboli

Rallentano invece i titoli più apprezzati nel momento Orso, sia Difesa che Energia: 

Leonardo +0,31%.  L’obiettivo del gruppo in Europa, ha detto Alessandro Profumo, è diventare polo di aggregazione per il mercato dell’elettronica per la difesa, facendo leva sulle sinergie nei campi della sensoristica, cybersecurity, gestione dati e robotica. Un passaggio fondamentale è stata l’acquisizione di una quota della tedesca Hensoldt così come la partecipazione al programma Tempest.  

Frena Eni -0,11% in scia al calo del greggio. Il gruppo ha firmato un accordo per la costituzione di Azule Energy, nuova joint venture paritetica che unirà le sue attività in Angola con quelle di BP. Azule Energy sarà una nuova società energetica internazionale, gestita in modo indipendente, con oltre 200.000 barili equivalenti di produzione netta di petrolio e gas e 2 miliardi di barili equivalenti di risorse nette.

Enel + 1,15% è l’unica utility in terreno positivo. Tra i titoli peggiori di giornata figurano Hera -1,425, Tenaris -1,24,  Snam-1,93  e A2A -0,85%. 

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