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Borse e banche in ripresa, brillano Unicredit e Fca

Sale il dollaro sull’onda delle dichiarazioni del vicepresidente della Fed, Stanley Fischer, e l’indebolimento dell’euro (trattato a 1,129 da 1,132 di venerdì sera) favorisce la ripresa delle Borse europee. Piazza Affari, grazie al recupero delle banche, è il listino migliore: a Milano l’indice Ftse Mib sale dell’1,2%. Francoforte +0,9%, Parigi e Madrid +0,7%.

Fischer, in un intervento domenica ad Aspen, ha affermato che l’inflazione è vicina al target del 2%. Comunque, il banchiere centrale si aspetta una ripresa della crescita nei prossimi trimestri, cosa che ha rafforzato la prospettiva per un rialzo dei tassi quest’anno.

Invece sabato scorso il governatore della BoJ, Haruhiko Kuroda, aveva sostenuto in un’intervista al quotidiano Sankei che in Giappone c’è margine per un taglio dei tassi, benché si trovino già in territorio negativo. Per Kuroda, l’Istituto potrà intraprendere questa mossa “senza esitazione”.

Apertura in lieve rialzo per il mercato obbligazionario italiano: il rendimento del decennale scende a 1,117% dall’1,134% della chiusura di venerdì, mentre lo spread con l’analoga scadenza del Bund si attesta a 117 punti base dai 118 di venerdì sera.

Il petrolio Brent è in ripiegamento dai massimi di periodo toccati la settimana scorsa: il greggio di riferimento per il Mare del Nord perde l’1,5% a 50,1 dollari.

Eni sale dello 0,8%. L’amministratore delegato Claudio Descalzi ha affermato che entro la fine dell’anno dovrebbe essere chiusa la vendita di una quota del giacimento di gas in Mozambico. Nel suo intervento al meeting di Rimini, il manager ha anche detto che la trattativa è avanzata anche in merito alla cessione di una quota del campo egiziano di Zohr.

In Europa si mettono in luce le banche (indice Stoxx +1,4%) e le società dell’automotive (Stoxx +1,6%). In evidenza a Parigi Carrefour sale del 3% nel giorno della promozione di Bernstein ad Outperform.

A Zurigo le azioni di Syngenta sono salite del 13% dopo l’ok delle autorità Usa all’offerta da 44 miliardi di dollari avanzata da ChemChina (azionista di controllo di Pirelli).

Recuperano, in parte, le banche: Intesa sale del 2%, Monte Paschi +1% e Unicredit +2,6%, titolo che nelle ultime tre sedute ha perso l’8,4%, amplificando il movimento negativo del settore bancario europeo (-3,7%), oggi in recupero con un +1,7%.

Ubi Banca +2%: la società potrebbe presentare un’offerta per la Nuova Cariferrara. Banca Popolare dell’Emilia Romagna si preparerebbe invece a farsi avanti per la Nuova Banca delle Marche e per la Nuova Banca Etruria. Il titolo sale del 2,8%.

Azimut è in rialzo del 2%, Generali +2%, UnipolSai +2,8%. Avanza Fiat Chrysler (+2,14%) grazie al rialzo dell’euro.

Sale anche Mediaset (+0,44%). Banca Akros ha ribadito il rating accumulate con un target price a 4,20 euro. La mossa giudiziaria “serve ad aumentare la pressione su Vivendi e a tutelare gli interessi economici della società”, spiegano gli analisti, convinti che il recente crollo del prezzo del titolo in borsa abbia più che scontato il potenziale danno finanziario.

Autogrill (+0,13%) ha perfezionato l’acquisizione per 36,8 milioni di dollari delle attività di ristorazione aeroportuale di Concession Management Service che controlla 12 punti vendita al Los Angeles International Airport e 4 al McCarran International Airport di Las Vegas.

Molmed balza del 10,19%, a quota 0,3849 euro, dopo che la Commissione europea ha concesso l’immissione condizionata in commercio per Zalmoxis. Si tratta della prima terapia cellulare basata sull’ingegnerizzazione del sistema immunitario, impiegata in associazione al trapianto aplo-identico di cellule staminali ematopoietiche, in pazienti adulti affetti da leucemie e altri tumori del sangue ad alto rischio.

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