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Borse, Covid e Fed preoccupano più di Kabul: Milano maglia nera

La diffusione della variante Delta e le nuove restrizioni alle aziende Hi-Tech imposte dal governo cinese continuano a preoccupare i mercati, che archiviano la seduta in calo in attesa di possibili novità dalla Fed. Pesa anche l’Afghanistan, dopo il discorso pronunciato dal presidente Joe Biden e l’ammissione di colpa della cancelliera tedesca Angela Merkel. 

In Europa la piazza peggiore è Milano che, zavorrata da banche e industriali, chiude con un ribasso dello 0,85% a 26.224 punti. Negative anche Madrid (-0,67%) e Parigi (-0,24%). Limita i danni Francoforte (-0,04%), mentre fuori dalla Ue Londra guadagna lo 0,4%.

Il clima di incertezza internazionale coinvolge anche Wall Street, che viaggia in ribasso in attesa di nuove indicazioni sulla politica monetaria dal presidente della Fed, Jerome Powell, che stasera ospiterà un incontro virtuale con insegnanti e studenti, durante il quale potrebbe fornire nuovi dettagli sulla futura riduzione degli acquisti di titoli. A New York, continua la stagione delle trimestrali: finora, tra aprile e giugno, l’87% delle società sullo S&P500 ha registrato conti superiori alle aspettative, una percentuale che, se confermata alla fine, sarebbe la più alta registrata in un trimestre dal 2008. A diffondere oggi i conti sono stati Walmart, i cui ricavi nel secondo semestre sono cresciuti del 2,4%, e Home Depot, che nello stesso periodo ha realizzato utili per 4,8 miliardi di dollari.

Nel frattempo, sotto il profilo macro, ha deluso le attese il dato sulle vendite al dettaglio, che nel mese di luglio sono scese dell’1,1% rispetto a giugno. Va meglio invece l’industria, con la produzione che il mese scorso è salita dello 0,9% a 101,1, superando le previsioni. 

Giornata di dati macro anche per l’Europa. Secondo le stime flash dell’Eurostat, nel secondo trimestre del 2021, il Pil destagionalizzato dell’area dell’euro è aumentato del 2% rispetto al primo trimestre, mentre quello della Ue ha registrato un rialzo dell’1,9%. Per quanto riguarda i singoli Stati membri, la crescita maggiore del Pil nel trimestre la registrano Spagna (+2,8%) e Italia (+2,7%).

Il buon dato sul Pil non basta però a risollevare Piazza Affari che dopo il rally della scorsa settimana chiude in ribasso la seconda consecutiva. Pesano le vendite sui big dell’industria, con Stellantis (-2,71%), Pirelli (-2%) e Leonardo (-1,4%), tra i titoli peggiori della giornata. Realizzi anche sulle banche: Banco Bpm -1,93, Unicredit -1,77%, Bper -1,77%, Intesa -1,36%. 

In vetta al Ftse Mib c’è invece Diasorin (+2,74%), seguita da Inwit (+0,97%). Tra le azioni migliori anche Prysmian e A2a, entrambe in rialzo dello 0,6%, e Terna, che ha chiuso la seduta guadagnando mezzo punto percentuale.

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Categories: Finanza e Mercati