X

Borse chiusura 10 luglio: Iveco crolla e con le banche trascina giù Piazza Affari. BlackRock oltre il 5% in Terna. Wall Street contrastata

https://www.iveco.com

Ferrero si mangia i cereali di WK Kellogg e il titolo dell’azienda americana vola a New York (+30,46%), ma le prese di profitto e l’effetto dazi impattano oggi in misura differente sui vari listini, così l’Europa chiude in ordine sparso e Wall Street si muove mista (ma in recupero) a fine mattinata. 

Piazza Affari registra una perdita dello 0,72%, pur restando oltre la soglia di 40.500 punti base (40.528). A pesare sul listino sono soprattutto i realizzi sulle banche. Arretra anche Iveco (-6,12%), su indiscrezioni relative al futuro della sua divisione difesa. Appare effervescente invece il settore alimentare, in scia a Ferrero, mentre la reggiana NewPrinces (+5,8%) cresce con i biscotti Plasmon, riacquistando lo storico marchio (insieme ad altri per l’infanzia) da Kraft Heinz per una cifra stimata di 120 milioni di euro.

Nel resto del continente svetta Londra, +1,25%, galvanizzata dai guadagni dei titoli del settore estrattivo-minerario, per effetto delle minacce di Trump alle importazioni di rame e delle stime della Cina sulla crescita del Pil nel 2025, che sarà di 1950 miliardi di dollari. Si apprezza Amsterdam, +0,93%, con i tecnologici spinti dall’ottimismo dopo che ieri il colosso dei chip per l’IA ha raggiunto a Wall Street la cifra iperbolica di 4000 miliardi di dollari di valore di mercato.

LEGGI ANCHE: la diretta di Borsa di oggi

Un timido progresso premia Parigi +0,3%, mentre arretrano leggermente Francoforte -0,23% e Madrid -0,76%, quest’ultima allarmata dalla crisi politica interna, a causa dello scandalo corruzione che ha colpito il Psoe, partito del premier Pedro Sánchez.

Oltreoceano Wall Street si muove mista e senza grande sprint in nessuna direzione. Tra le notizie del giorno c’è il fatto che la multinazionale italiana Ferrero ha raggiunto un accordo per acquistare WK Kellogg per 23 dollari per azione in contanti. Le due aziende hanno annunciato la stipula di un’intesa definitiva che valuta l’impresa Usa 3,1 miliardi. 

Tra i titoli migliori di oggi c’è Delta Air Lines, dopo i risultati del secondo trimestre oltre le attese, mentre il DJ appare in recupero (+0,56%) ed è sostenuto da acquisti su Mc Donald’s e Nike.

Dazi e dintorni

La guerra commerciale dichiarata dal presidente Donald Trump al mondo fa meno paura ai mercati, ma l’incertezza è sempre dietro l’angolo. L’Europa attende la lettera e si stimano tariffe doganali del 10% su quasi tutti i prodotti. La presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen (che ha superato senza danni la mozione di sfiducia presentata dalla destra al parlamento europeo), ammette che i rapporti con gli Stati Uniti potrebbero però non tornare più quelli di prima. 

In particolare pesano oggi sull’umore degli investitori il nuovo dazio del 50% sul rame importato negli Usa a partire dal primo agosto e la minaccia di un’ulteriore tariffa del 50% sulle importazioni dal Brasile, una prospettiva che, tra l’altro, fa volare il prezzo del caffè e della carne bovina. 

I dazi restano una grande incognita anche per la Fed, che appare relativamente solida nel suo orientamento di politica monetaria. Dalle minute dell’ultima riunione emerge che “solo” un paio di membri del board vedono una sforbiciata a luglio, possibilità che sembra ormai ridotta quasi a zero, mentre si rafforza l’ipotesi di un taglio a settembre.  

Intanto sul fronte macro si rafforza l’idea di un’economia a stelle strisce resiliente dopo il dato relativo alle richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione: – 4mila, a 227mila  (seasonally adjusted), secondo quanto riportato dal dipartimento del Lavoro. Le stime erano per 235mila.

Dollaro tonico

A fronte di un’economia Usa che sembra meno vulnerabile di quanto temuto, si rafforza il dollaro, mantenendo l’intonazione positiva delle ultime sedute. L’euro arretra dello 0,3% circa, cambiando sotto quota 1,17. Il bitcoin insegue quota 112mila dollari, ma al momento non l’aggancia.

Tra le materie prime l’oro spot staziona intorno a 3315 dollari l’oncia, mentre il petrolio arretra. Il contratto Brent settembre 2025 perde  l’1,58% e tratta a 69,08 dollari al barile. Il greggio texano, agosto 2025, 67,10 dollari al barile.

Piazza Affari, Iveco imbrigliata dall’italianità

A Milano l’attenzione si è concentrata negativamente oggi su Iveco, ancora al centro di indiscrezioni relative alla vendita della sua divisione difesa. In particolare Bloomberg scrive che Leonardo (-0,66%) ha presentato un’offerta da 1,6 miliardi di euro, inferiore a quella di oltre 1,9 miliardi del gruppo franco-tedesco KNDS e a quella di Czechoslovak Group.

A causa delle pressioni politiche, che vorrebbero che l’asset restasse in mani italiane, la proposta di Leonardo – in partnership con Rheinmetall – potrebbe risultare la soluzione più semplice, scrive l’agenzia secondo cui il prezzo offerto è in ogni caso vicino a quello atteso.

Tra le blue chip più deboli del giorno ci sono le banche, dopo i guadagni della vigilia. In particolare arretrano Banco Bpm -2,94%, Unicredit -2,93%, Mps -2,5% e Mediobanca -1,77%. Perdite anche per Bper -1,85% e Popolare di Sondrio -1,95%, in vista della chiusura del periodo di adesione dell’offerta che termina venerdì.

Lettera per Telecom -2,27%. Il denaro ha premiato oggi Stm, +4,34%, dopo la recente debolezza. Brilla inoltre Stellantis, +3,43%, in un settore auto ben comprato a livello europeo e che spera di essere risparmiato da imposte doganali Usa troppo dure. I progressi sono robusti anche per Campari +3,18% e Cucinelli +1,91%.

Fuori dal paniere principale NewPrinces guadagna il 5,8% dopo l’accordo per acquisire da Heinz Italia le attività relative ai prodotti alimentari per l’infanzia e nutrizione specialistica (Plasmon, Nipiol, BiAglut, Aproten e Dieterba).

Spread stabile

Si conferma stabile il secondario, dove lo spread tra Btp e Bund, sulla durata decennale, si conferma a 92 punti base, a fronte di tassi in lieve rialzo rispettivamente al 3,59% e 2,67%.

Related Post
Categories: Finanza e Mercati