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Borse 21 luglio a due velocità: giù l’Europa, su Wall Street. Piazza Affari tra le peggiori: banche e lusso spingono al ribasso

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Borse a due velocità mentre sembrano allontanarsi le speranze di raggiungere un accordo commerciale tra Usa e Ue che scongiuri l’entrata in vigore di dazi al 30% sul vecchio continente e le conseguenti ritorsioni europee sull’economia statunitense. Un numero crescente di Paesi membri dell’Ue, tra cui la Germania, starebbe infatti valutando la possibilità di ricorrere a misure “anti-coercizione” ad ampio raggio, che consentirebbero al blocco di colpire i servizi e altri settori Usa in assenza di un accordo. 

Nel frattempo i mercati europei restano a guardare e, in attesa di capire cosa succederà, concentrano la loro attenzione sulle trimestrali e sulla Bce, che giovedì dovrebbe mantenere i tassi fermi per la prima volta dopo otto tagli consecutivi. Le orecchie saranno ben tese per ascoltare le parole della presidente Christine Lagarde che potrebbe dare qualche indizio sulle future mosse della Banca Centrale. Nell’attesa, gli investitori potranno tenersi impegnati con la conferenza del numero uno della Federal Reserve Jerome Powell sulla regolamentazione bancaria, durante la quale il governatore della Fed potrebbe rispondere alle accuse di Donald Trump che da mesi fa pressioni su di lui affinché tagli i tassi, arrivando a minacciarne il licenziamento salvo poi smentire.

Ma non c’è solo la politica monetaria. Martedì a Milano parte ufficialmente la stagione dei conti, con Poste Italiane che svelerà i numeri del primo semestre. Oltreoceano invece è la settimana delle big tech, con Tesla e Alphabet che mercoledì pubblicheranno la loro trimestrale.

Borse 21 luglio a due velocità: giù l’Europa, su Wall Street

In questo contesto le Borse europee, dopo una seduta altalenante, chiudono contrastate. Parigi cede lo 0,40%, Amsterdam è in ribasso dello 0,59%. Piatta Francoforte (+0,05%), mentre Madrid (+0,29%) e Londra (+0,23%) resistono alle vendite. Milano, la peggiore per gran parte della seduta, recupera parzialmente e chiude sopra i minimi di giornata (-0,36%).

Oltreoceano invece è in convinto rialzo Wall Street dopo i continui record della scorsa settimana. Il Dow Jones guadagna mezzo punto percentuale, lo S&P 500 segna +0,58%, il Nasdaq avanza dello 0,73% in vista delle trimestrali delle Big tech. Sui listini a stelle e strisce, insomma, regna l’ottimismo. E il motivo c’è: fino ad oggi, delle 59 società dell’indice S&P 500 che hanno pubblicato i risultati finora, oltre l’86% ha superato le aspettative, secondo i dati di FactSet. Faranno lo stesso mercoledì Tesla e Alphabet? Staremo a vedere, Nel frattempo sull’azionario si mette in luce il titolo Verizon (+3,3%) che ha superato i risultati del secondo trimestre, con un utile rettificato di 1,22 dollari per azione su un fatturato di 34,5 miliardi di dollari, contro attese per 1,18 dollari su 33,74 miliardi di dollari; la società ha anche rivisto al rialzo le sue previsioni per l’intero anno. In forte rialzo anche Domino’s Pizza, che guadagna il 5,6%, dopo un aumento delle vendite del 3,4%, contro attese per un +2,2%, ma un utile sotto le attese. Il titolo di Block guadagna il 6,8%, con la società fintech che si prepara a fare il suo ingresso ufficiale sullo S&P 500, mercoledì 23 luglio; Block prenderà il posto di Hess, acquistata da Chevron.

Piazza Affari recupera, Stellantis sulle montagne russe

Piazza Affari, la peggior Borsa d’Europa per gran parte della seduta, dopo aver toccato un minimo intraday di 39.870,24, arrivando a perdere oltre 1%, nel finale ha recuperato parte del terreno perso e ha chiuso in ribasso dello 0,36% a 40.166 punti base. A favorire la parziale risalita è stata l’inversione a U di Stellantis (+1,54%), scattata in vetta al Ftse Mib, nonostante risultati preliminari in perdita per 2,3 miliardi di euro. Tuttavia, durante la call di commento ai risultati, il Cfo, Doug Ostermann, ha detto che i numeri dei primi sei mesi “sono molto sotto il nostro potenziale”, ma soprattutto che la società “prevede di reintrodurre la guidance” per l’intero anno con i conti del prossimo 29 luglio. Stellantis aveva sospeso le guidance per l’intero anno lo scorso 30 aprile, quando erano stati pubblicati i numeri del primo trimestre, “a causa delle incertezze legate alle tariffe doganali”.

Ben intonate anche Stmicroelectronics (+1,41%), A2a (+0,97%) e Tenaris (+0,89%), promossa quest’ultima da Bernstein che ha assegnato  al titolo un rating “Outperform” e hanno fissato un obiettivo di prezzo a 21 euro per azione. Enel sale dello 0,6% nel giorno dello stacco cedola.

In fondo al Ftse Mib c’è invece Diasorin (-1,66%), male il lusso con Brunello Cucinelli (-0,86%) e Moncler (-1,07%). A Milano il focus resta però sulle banche in attesa di novità sul risiko. La peggioreè  Banco Bpm (-1,59%) cauta Unicredit (-0,05%) in attesa dei conti in arrivo mercoledì, ma soprattutto di novità sull’ops lanciata su Piazza Meda. Il Financial Times ha rivelato che la Commissione Ue starebbe aumentando il pressing su Italia e Spagna affinché smettano di bloccare i consolidamenti bancari, lanciando negli ultimi giorni un doppio appello contro l’ingerenza dei governi dei due Paesi nelle fusioni bancarie. Vendite anche su Bper (-0,97%) e Pop Sondrio (-0,87%) nel giorno di riapertura dell’offerta. Va giù (-0,5%) anche Mps mentre Mediobanca (+1,17%) è in controtendenza.

Fuori dal Ftse Mib Tinexta ha guadagnato il 2% dopo aver confermato  che sono in corso interlocuzioni con una cordata composta dai fondi Advent e Nextalia, ai quali è stato concesso un periodo di esclusiva per svolgere una “limitata attività di due diligence” per definire termini e condizioni di una possibile partnership strategica finalizzata alla valorizzazione della società e all’eventuale delisting.

Gli altri mercati

Chiusura in rialzo per l’euro sul dollaro, in vista di una settimana cruciale per i negoziati commerciali tra Ue e Usa. La moneta unica passa di mano a 1,1698 (+0,62%) mentre sullo yen viene scambiata in calo a 172,41 (-0,35%). In rialzo (+0,8%) il Bitcoin che sale a 118.763 dollari dopo il via libera definitivo del congresso Usa alla legge sulle stablecoin. 

Cala invece petrolio, con il Brent che segna -0,29% poco sopra 69 dollari al barile e il Wti che scende dell’1% sopra i 66 dollari. Piatto il gas a 33 euro al megawattora sulla piattaforma di Amsterdam.

Infine lo spread tra Btp e bund è in ribasso a 86 punti base dagli 89 punti di venerdì, con il rendimento del BTp decennale benchmark al 3,47% dal 3,58% della vigilia.

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