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Borse 11 settembre: Piazza Affari regina d’Europa sulla spinta di Stellantis che vola (+9%) sulla scia delle parole di Filosa

Imagoeconomica

Prosegue la settimana positiva di Piazza Affari, che nella giornata di oggi consolida abbondantemente quota 42.000 punti guadagnando un altro 0,89%. Star della seduta stavolta è Stellantis, che trascina tutto il listio avanzando di oltre il 9% a più di 8 euro per azione, dopo le parole dell’amministratore delegato Antonio Filosa, che intervenendo alla Kepler Cheuvreux Autumn Conference 2025 ha sottolineato che “i volumi sono in crescita e lo si vedrà nel quarto trimestre e soprattutto il prossimo anno. Le nostre tre priorità per i prossimi anni sono la crescita del business, partendo dal Nord America e poi passando per l’Europa e attraverso il lancio di nuovi prodotti, un’esecuzione impeccabile e l’aumento dei profitti. Vogliamo svoltare l’angolo molto presto. Il nostro obiettivo è avere un miglioramento di tutti gli indicatori aziendali”. Insomma un’inizione di fiducia per gli investitori, che hanno risposto presente.

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In grande spolvero a Milano anche Buzzi +6,7%, Leonardo +2,9% e Interpump +2%, e ancora una volta non deludono le banche: Mps e Mediobanca su tutte con il +2%, Unicredit +1%, Intesa Sanpaolo +0,6%, Popolare Sondio +1,45%. In controtendenza anche oggi Nexi – che perde un altro 1,4% dopo la seduta drammatica di ieri in seguito al downgrade di Barclays – Diasorin -1,8%, Prysmian e Campari. Accelera nel pomeriggio Wall Street, con i tre maggiori indici che segnano tutti e tre il record dopo le buone notizie arrivate dai dati sull’inflazione Usa, che non fa più paura. L’indice dei prezzi al consumo statunitense è infatti salito ad agosto ma probabilmente non abbastanza da ostacolare il taglio dei tassi della Federal Reserve, previsto la prossima settimana.

Ad agosto, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,4%, il mese scorso, contro attese per un rialzo dello 0,3%; il dato annuale è cresciuto dal 2,7% al 2,9%, in linea con le previsioni di Wall Street. Mentre le Borse europee chiudono i battenti il Dow Jones aggiorna il record guadagnando oltre un punto percentuale, lo S&P 500 sale di 43,88 punti (+0,67%) e il Nasdaq aggiunge 118,54 (+0,6%). E gli altri listini europei? Francoforte rialza la testa dopo il rosso di ieri e cresce dello 0,26%, Parigi sembra aver smaltito la crisi politica e avanza dello 0,8%, e quasi altrettanto bene fa Londra con il +0,78%.

E’ un momento d’oro per lo spread italiano e anche la seduta di oggi non fa eccezione. Dopo lo smacco (per i francesi) dell’aggancio all’OAT transalpino rapportato al Bund tedesco, oggi lo spread Btp Bund continua a scendere e si assesta sugli 83 punti base, con il rendimento del titolo di Stato decennale che scende sotto quota 3,5%, a 3,48%. Anche il differenziale franco-tedesco si riduce un po’, ma restando in zona 80 punti. E’ un momento decisamente favorevole pure per l’euro, che aggiunge ancora qualcosina rispetto al cambio col dollaro Usa, consolidando quota 1,17. L’oro invece tira un po’ il fiato dopo la sequela di record, ma rimane su valori molto alti in zona 3.635 dollari l’oncia. Respira anche il petrolio, in costante crescita negli ultimi giorni: oggi il Brent vale sui 66,4 dollari al barile, mentre il Wti crude è sceso sotto quota 63 dollari al barile,

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