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Borsa, Piazza Affari regina d’Europa con Ftse Mib oltre 23 mila

Pixabay

Rimbalza Piazza Affari, +0,72%, e recupera quota 23.122 punti, mettendo a segno la miglior performance europea, dopo la maglia nera indossata ieri. Sul listino principale brilla Atlantia, +3,69%, a seguito di indiscrezioni stampa su un possibile ingresso di Cdp nel capitale, una prospettiva che potrebbe evitare la revoca delle concessioni statali alla controllata Autostrade per l’Italia.

Positive le utility e le banche, mentre sul secondario migliora anche oggi lo spread fra decennale italiano e tedesco, fermandosi a 154 punti base, -3,13%, con il rendimento del Btp a 1,24%. Dal fronte macro prosegue invece il calo della produzione industriale italiana (-0,3% mese, -2,4% anno su anno), a conferma di una sostanziale stagnazione che, secondo gli analisti, sembra destinata a prolungarsi con possibili ripercussioni sul pil.

La volatilità resta in ogni caso protagonista su tutti i mercati, in questa settimana cruciale per i dazi, le elezioni in Gran Bretagna e le sue conseguenze sulla Brexit, le riunioni delle banche centrali. Verso la fine delle contrattazioni Francoforte perde lo 0,26%; Parigi +0,18%; Madrid -0,3%; Londra -0,3%. Wall Street, dopo una partenza in lieve calo, si muove positivamente poco lontano dalla parità grazie al fatto che i democratici della Camera dei Rappresentanti hanno annunciato di aver trovato un accordo con l’amministrazione Trump per approvare l’Usmca, l’accordo commerciale trilaterale tra Stati Uniti, Messico e Canada, che sostituirà il Nafta.

Gli investitori restano in ogni caso guardinghi, perché la procedura per impeachment del presidente Usa Donald Trump va avanti e gli articoli che saranno messi al voto sono abuso di potere e ostruzione del Congresso. Secondo il presidente della commissione intelligence Adam Sxchiff, che ha coordinato le indagini dei dem, ci sono “prove schiaccianti e incontestabili, che non ci hanno lasciato altra scelta”. Trump bolla d’altra parte le accuse come “ridicole” e parla di “caccia alle streghe”.

L’altro capitolo sempre scottante è quello dei dazi con la Cina e una soluzione non sembra imminente, mentre la scadenza del 15 dicembre incombe. Il Wall Street Journal apre però uno spiraglio alla speranza e parla di un rinvio delle nuove tariffe da parte degli americani. 

In questo contesto tutto procede con prudenza: l’euro dollaro è leggermente favorevole alla moneta unica, ma il cambio si muove in una forbice ristretta, intorno a 1,09. L’oro è in progresso dello 0,14% a 1466,95 dollari l’oncia. Il petrolio resta in marcia, Brent 64,33 dollari al barile (+0,12%).

In Piazza Affari, la blue chip regina è Atlantia, che archivia un’ottima seduta nonostante nuove perquisizioni della GdF.

In progresso le utility, con A2a +1,51, Snam +1,35%. Banche in evidenza grazie soprattutto a Mediobanca, +2,02%. Bene Nexi +1,87%; Recordati +1,69%. Leonardo +1,59%, a seguito di un report di Ubs che alza il giudizio a buy e il target price a 12,30 euro.

Azimut recupera l‘1,48% dopo le perdite della vigilia, anche se Fitch ha tagliato il rating da “BBB” a “BBB-”, a causa della recente emissione del prestito obbligazionario da 500 milioni di euro. Le vendite colpiscono Buzzi -1,8%; Unipol -,69%; Fiat -0,55%; Ferragamo -0,46%. 

Fuori dal listino principale, il debutto è incolore per Sanlorenzo, +0,03%, titolo del gruppo produttore di yacht di lusso di alta gamma. Brilla Safilo, +10,62%, in scia al rinnovo anticipato dell’accordo di licenza per le collezioni di occhiali da sole e da vista a marchio Marc Jacobs.

Fuochi d’artificio per Seri, +26,3%, grazie al fatto che la Commissione Europea ha approvato un’agevolazione per 427,06 milioni di euro a favore della controllata Fir.

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