Borse europee in altalena, mentre Wall Street apre in netto rialzo dopo la pubblicazione degli attesissimi dati Usa sul mercato del Lavoro, attesissimi perché potrebbero influenzare la politica monetaria della Federal Reserve e anche quella fiscale della Casa Bianca. Nel dettaglio, a maggio negli Usa sono stati creati 139.000 posti di lavoro, sopra le stime degli analisti che si aspettavano un aumento di 125.000 posti. Il dato segna comunque un rallentamento rispetto ai 147.000 di aprile, rivisti al ribasso. Il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 4,2%, in linea con le attese. “I prezzi sono calati, il reddito è cresciuto, i confini sono blindati, la benzina costa poco, l’inflazione è morta: il nostro Paese è in piena espansione! Le aziende si stanno riversando in America come mai prima d’ora!”, ha commentato su Truth il presidente americano Donald Trump, mentre negli States tiene banco il duro scontro scoppiato tra il presidente americano, Donald Trump, e il ceo di Tesla (licenziato dal Doge), Elon Musk.
Sul fronte Macro, dati importanti sono arrivati anche in Europa: la produzione industriale tedesca e anche quella francese ad aprile sono peggiorate dell’1,4% su base mensile. Intanto gli investitori si interrogano sui prossimi passi della Bce, dopo che ieri la presidente, Christine Lagarde, ha detto che si sta avvicinando alla fine del ciclo di allentamento dei tassi, a seguito della sforbiciata di 25 punti base annunciata sempre ieri.
In questo contesto, Wall Street ha aperto in territorio positivo, con Tesla che tenta il rimbalzo dopo il tonfo della vigilia. Le Borse europee procedono invece intorno alla parità, con Piazza Affari che però risale la china e registra la performance migliore del vecchio continente. Si assesta a 95 punti lo spread tra Btp e Bund decennali tedeschi, con il rendimento annuo italiano in ribasso al 3,5%.
Sul Ftse Mib, viaggiano in positivo i bancari Mps, Banco Bpm, Intesa e Unicredit, mentre consolida il rialzo Mediobanca, in vista dell’assemblea del 16 giugno sull’offerta per Banca Generali. Sale anche il Leone di Trieste. Si conferma brillante Recordati, seguita da Unipol e Moncler mentre cedono Stm, Leonardo, Amplifon e Saipem.