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Borsa oggi 17 giugno: Europa in profondo rosso per i timori sul conflitto Israele-Iran, a Milano forti vendite su Unicredit e banche – DIRETTA

Pixabay

Borse europee in profondo rosso, mentre salgono i timori sul conflitto tra Israele e Iran. La richiesta di de-escalation contenuta nella dichiarazione congiunta firmata dai leader del G7 sembra essere caduta nel vuoto, mentre l’esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso Ali Shadmani, identificato come il capo di Stato maggiore dell’Iran e definito il più alto comandante militare. Nel frattempo, il presidente statunitense Donald Trump ha esortato a evacuare Teheran “immediatamente”, con dichiarazioni in contrasto con il precedente ottimismo sul fatto che le tensioni tra Israele e Iran non si sarebbero trasformate in un conflitto più ampio. Inoltre, Trump ha convocato il Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti e ha lasciato in anticipo il G7.

In questo contesto, dopo un apertura in calo, col passare dei minuti i listini europei hanno ampliato le perdite, con Milano, Francoforte e Madrid che registrano le performance peggiori. Male anche Parigi, mentre va giù Londra nonostante l’accordo firmato con gli Usa sui dazi, mentre Ia Commissione Europea ha smentito di voler accettare tariffe Usa del 10% sulle merci europee. In ribasso anche i future della Borsa Usa. 

In controtendenza il Nikkei di Tokyo, che ha chiuso in rialzo dello 0,59%. La BoJ ha deciso  di lasciare i tassi invariati allo 0,50% e di mantenere l’attuale ritmo di tapering fino a marzo 2026, per poi cominciare a ridurlo. Il focus rimarrà sulle banche centrali anche nei prossimi giorni e, in particolare domani, con la decisione della Fed sulla politica monetaria con gli operatori che danno per scontato un mantenimento dello status quo.

Tornando a Piazza Affari, sul Ftse Mib viaggiano in rialzo i petroliferi sulla scia del recupero del greggio dovuto all’incertezza in Medio Oriente. In vetta al listino c’è infatti Saipem, mentre viaggiano in rialzo Tenaris ed Eni, con gli investitori che guardano all’accordo firmato con Petronas che pone le basi per la creazione della nuova società a partecipazione congiunta, che gestirà gli asset in Indonesia e Malesia. Acquisti anche su Stellantis che beneficia del fervore che sta interessando il comparto auto dopo l’uscita di De Meo da Renault (ancora in ribasso) per passare a Kering. 

Sul fronte opposto, le vendite colpiscono il comparto bancario e soprattutto Unicredit. Secondo Reuters, il governo italiano ha risposto alle osservazioni della Commissione europea sulle clausole “golden power” imposte a Piazza Gae Aulenti per l’offerta su Banco Bpm affermando che il risparmio domestico è questione di sicurezza nazionale. È attesa entro il 19 giugno la decisione della DgComp sull’offerta. 

Giù anche Leonardo, nonostante la Jv con la turca Baykar. Male anche Unipol ed Hera.

Passando agli altri mercati, sul valutario, il dollaro ha recuperato leggermente terreno: dopo aver superato ieri quota 1,16, ora il cambio tra euro e biglietto verde si attesta a 1,155 (1,582 al closing precedente). Sale il prezzo del gas naturale scambiato ad Amsterdam, mentre l’oro viaggia poco mosso. In forte rialzo lo spread, che sale a quota 97 punti base.

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