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Borsa, Milano apre positiva ma l’attenzione è sulle banche: nuova tegola in arrivo dalla Bce?

Imagoeconomica

Milano apre positiva +0,5%. Partenza sottotono della settimana finanziaria, orfana oggi di Wall Street chiusa per la festa del 4 luglio.Non si fermano, però, i movimenti dei futures, che segnalano la corsa verso i porti sicuri, ovvero il dollaro, vicino ai massimi da vent’anni (1,05 il dollar index, 1,042 verso l’euro), e le obbligazioni governative: il decennale Usa stamane viene scambiato al 2,88%, rendimenti ai minimi da cinque settimane. Lo spettro della recessione continua a far volare i bond: il BTP decennale riparte dal 3,06%, il livello più basso da fine maggio, con un guadagno del 3% la scorsa settimana, risultato migliore da marzo.

Banche: secondo FT, la Bce prepara una stangata

Anche le Borse europee, sempre sulla base dei futures, sembrano destinate a un’apertura positiva (+0,5% l’Eurostoxx), ma si profila una tegola per le banche. La Bce, secondo il Financial Times, si presta a varare un provvedimento per impedire alle banche di riscuotere un extraprofitto sui prestiti effettuati grazie alla provvista a tassi stracciati ottenuta ai tempi dalla pandemia. Quando saliranno i tassi, tra poche settimane, i guadagni extra dovranno tornare a Francoforte.

Non sarà una festa serena per gli operatori Usa: a pochi giorni dalle trimestrali il Wall Street Journal avverte che sui conti di alcuni giganti del credito, specie Goldman Sachs, Crédit Suisse e Bank of America, incombono perdite per miliardi di dollari legate alla stagione d’oro dei leveraged buyouts finanziati con grande generosità quando i mercati volavano.

Borse asiatiche positive

In questo clima, i listini asiatici celebrano i 25 anni dallo scoppio della crisi asiatica, esplosa il 2 luglio 1997 in Thailandia prima di coinvolgere l’intero Continente: Nikkei di Tokyo +0,5%, Hang Seng di Hong Kong -0,5%, dal -1,5% di stanotte. CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen +0,2%. Kospi di Seul -1%. BSE Sensex di Mumbai -0,3%. S&P ASX200 di Sidney +1%.

Dan Fineman, co-head of Asia-Pacific equity strategy del Credit Suisse, afferma in un’intervista alla Cnbc che “il peggio è alle spalle: probabilmente ci muoveremo a salti su questi livelli, forse anche un po’ più giù, ma quel che abbiamo visto nella prima parte dell’anno non dovremmo vederla nel secondo”.

Petrolio, gas, oro e Bitcoin

Frena il petrolio: -0,3%, a 108 dollari, dal +2,5% di venerdì. La scorsa settimana è terminata con il Brent in calo dell’1,3%. I timori di un’imminente recessione e di conseguenza di una contrazione della domanda globale sovrastano le preoccupazioni legate all’offerta. A rafforzare questo scenario, il crollo a livelli record della fiducia dei consumatori Usa nel mese di giugno.

Il gas europeo riparte dopo la terza settimana positiva di seguito (+12%). L’annuncio di una chiusura del Nord Stream per manutenzione potrebbe spingere di nuovo i prezzi al rialzo.

L’Italia sta accelerando sul fronte degli stoccaggi: a inizio luglio hanno superato la quota destinata alla domanda: 107,2 milioni di metri cubi messi nei serbatoi, soprattutto da Snam, contro i 106,8 destinati al consumo.

Oro invariato a 1.812 dollari. Il prezzo è scivolato sui minimi da febbraio quando è uscita la notizia che l’India, secondo consumatore al mondo, ha aumentato le tasse di importazione.

Bitcoin in nuovo calo dell’1,5%, a 19.100 dollari.

Cosa tenere d’occhio questa settimana

I dati sul mercato del lavoro in arrivo venerdì e la pubblicazione delle minute delle ultime riunioni di Fed e Bce sono gli appuntamenti guardati con più attenzione nella settimana che si sta per aprire. Saranno da seguire i discorsi di Christine Lagarde e del falco della Fed James Bullard per capire fino a che punto si spingerà la guerra all’inflazione da parte delle banche centrali che sta deprimendo gli indici azionari (tutti in area Orso, cioè con perdite superiori al 20 per cento dai massimi) e i mercati obbligazionari. Oggi, chiusa Wall Street, l’attenzione sarà per due membri del board della Bce: il vicepresidente Luis De Guindos e il tedesco Joachim Nagel parleranno al Financial Summit.

Cresce intanto la sindrome recessione. Gli operatori guardano con grande attenzione ai dati macro. Oggi sono attesi i numeri sui prezzi alla produzione di maggio nell’Unione europea. Domani saranno comunicati i dati sull’indice Pmi servizi relativi al mese di giugno di Cina, Gran Bretagna e Stati Uniti, insieme all’indice Pmi composito di giugno dell’Ue.

Lo stesso giorno per l’Italia si attendono i dati relativi all’indice Pmi servizi del mese di giugno. Mercoledì sarà la volta dell’indice Ism servizi di giugno negli Usa. Giovedì si attendono i dati sulla produzione industriale in Germania di maggio, mentre venerdì quelli sui prezzi al consumo e alla produzione di giugno in Cina, la produzione industriale di maggio in Italia e i dati sulla disoccupazione negli Usa

A Wall Street occhi rivolti ai conti di Levi Strauss, inserito dopo i ribassi nella lista dei titoli preferiti di Bank of America. È un primo test della capacità del business Usa di assorbire gli effetti dell’inflazione e i ribassi delle azioni. La settimana prossima saranno pubblicati i primi dati delle trimestrali Usa, a partire dalle grandi banche. Il timore è che conti in frenata possano provocare nuove ondate di vendite sui listini.

Oggi a Sun Valley in Idaho si apre al riparo da occhi indiscreti il summer camp dei miliardari, l’annuale incontro tra i grandi della finanzia Usa accompagnati dalle famiglie. È prevista l’assistenza di baby sitter, così come gare di pesca e incontri dedicati al tema dell’ambiente, dell’immigrazione più un forum sulla creatività.

Sul fronte italiano, riflettori puntati sul via libera alla camera del decreto Aiuti, in scadenza il prossimo 16 luglio. Il testo è atteso lunedì in aula per la discussione e in caso di via libera passerà poi al Senato.

Giovedì si terrà il Capital day di Telecom Italia. Da seguire venerdì l’assemblea Abi.

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