X

Borsa, lo stacco cedole pesa sul Ftse Mib (-0,5%). Oro da record

Pixabay

Avvio di settimana rosso pallido per i listini della zona euro, allarmati dal calo della fiducia delle imprese tedesche e appesantiti dal settore auto con la perdita di Daimler -3,75%, dopo il taglio delle stime per il 2019. Francoforte perde lo 0,52%; Parigi -0,12%; Madrid -0,38%. Piazza Affari lascia sul campo mezzo punto percentuale e scende a 21.284 punti base, complice lo stacco cedole di sei blue chip, al netto del quale perdita sarebbe limitata allo 0,2%. Le big “incriminate” sono Prysmian -3,8%, Hera -3,53%; Snam -3,38%; Poste -2,94%; Terna -2,5%, Exor -0,07%. Vendite anche su Recordati -3,16%. 

Fuori dall’area della moneta unica Londra guadagna lo 0,11%.
Wall Street, dopo un’apertura in rialzo si muove cauta, nell’attesa speranzosa del G-20 di venerdì, a Osaka, in Giappone, dove si terrà un incontro bilaterale sul commercio tra il presidente Usa Donald Trump e il leader cinese Xi Jinping. Sul fronte internazionale resta alta le tensione con l’Iran, mentre su quello interno Trump usa la clava di Twitter per randellare ancora la banca centrale americana: “Nonostante una Federal Reserve che non sa quel che fa — ha alzato i tassi troppo in fretta e ha varato una stretta monetaria su larga scala, di 50 miliardi di dollari al mese — stiamo per archiviare il miglior mese di giugno nella storia degli Stati Uniti”.

La prospettiva di un allentamento monetario tiene sotto scacco il dollaro. Il cambio con l’euro sale in area 1,1395. L’oro prosegue la sua scalata e in questo momento si muove in rialzo di oltre un punto percentuale, a 1419,45 dollari l’oncia. Inverte la rotta invece il petrolio: il Brent cede l’1,12% e scambia a 64,47 dollari al barile; Wti -0,57%,  57,1 dollari.

In Piazza Affari la big cap migliore di oggi è Leonardo +2,68%, dopo le indiscrezioni di stampa secondo le quali la jv Space Alliance, in cui è azionista insieme ai francesi di Thales, sta preparando un’offerta per Mda Corporation. Bene Campari +2,62%. Rimbalzano Atlantia +2,1% e Juventus +1,83%.

Banche prevalentemente deboli: Unicredit -1,66% Ubi -2,01%. In controtendenza Mediobanca +0,18%. Nel settore tiene banco il futuro di Carige, mentre lo schema volontario del Fondo interbancario di tutela depositi respinge il progetto del fondo di private equity (Apollo) sulla cassa genovese e annuncia “il fermo intendimento di intervenire in tempi stretti nella soluzione della crisi della banca” con la disponibilità di “valutare proposte di intervento che prevedano la partecipazione degli attuali azionisti e di partner pubblici o privati”. Lo si legge in una nota secondo cui lo schema avvierà “già a partire da domani un’analisi approfondita” per definire il fabbisogno di capitale della banca.

Telecom perde il 2,18%, nel giorno del comitato strategico e con le azioni di risparmio che staccano il dividendo di 0,0275 euro.

Fuori dal listino principale Biesse affonda del 21,73%. Il gruppo marchigiano di macchine per la lavorazione del legno e di altri materiali ha tagliato le previsioni su ricavi e margini 2019 a causa di un “sensibile raffreddamento della domanda”. 

Tod’s -5,04%, con Credit Suisse che ha tagliato il target a 32 euro da 38.

Lo spread fra Btp 10 anni e Bund di pari durata, dopo essere sceso sotto 240 in mattinata schizza a 247,6 punti base (+2,19%), soprattutto a causa degli acquisti sul decennale tedesco. Piatto il rendimento dei titoli italiani a 2,17%.

Related Post
Categories: Finanza e Mercati