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Borsa in rialzo del 20% nel 2019 e oggi attese scintille sul lusso

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Borse fiacche in attesa della Pasqua, anche se i motivi d’interesse non mancano. Sul fronte dei dazi si moltiplicano i segnali sulla prossima firma dell’accordo tra Cina e Usa: la data dell’intesa, secondo le indiscrezioni, è già stata fissata a fine maggio. In Europa l’attenzione sarà oggi concentrata sui dati Pmi, utili per capire se la frenata dell’industria è ormai alle spalle grazie alla ripresa della Cina. Wall Street segna il passo, ma l’indice S&P 500 resta vicina ai massimi. Meteo-Borsa segnala calma piatta.

Deboli i listini giapponesi: Nikkei -0,5%, Topix -0,7%. Pesa la lettura negativa dei dati sulla produzione industriale. In calo anche i listini cinesi. Hong Kong -0,3%, ma resta vicina ai massimi. L’indice Csi300 di Shanghai -0,1%.

Più ampio il ribasso della Borsa di Seul (indice Kospi -1,3%), penalizzata dalla notizia del nuovo lancio di un missile da parte della Corea del Nord: nel comunicato, l’agenzia di stato precisa che si tratta di una “nuova arma tattica guidata”. Avanza invece Jakarta (+2,4%) sull’onda dei primi dati sulle elezioni da cui emerge la conferma del presidente Widodo. Si rafforza la rupia indonesiana, lo won coreano si indebolisce a 1,136 sul dollaro.

Sempre più allarmanti le notizie dalla Turchia. La Banca centrale, nel tentativo di difendere la lira, sta prendendo a prestito dollari dalle banche. Le riserve di Ankara, a fine marzo, sono scivolate a 19,5 miliardi di dollari, il minimo dal 2007.

Senza storia la seduta di Wall Street: scambi in forte calo, indici poco mossi: Dow Jones -0,0%, S&P 500 -0,23%, Nasdaq -0,05%.

Da segnalare la buona performance di Morgan Stanley (+2,6%), dopo i conti migliori delle stime seppure in calo.

Sotto tiro il settore salute con perdite tra 1,9 e 4,7% per colossi come Merck, Pfizer ed Abbott. Pesa il successo della campagna di Bernie Sanders, il leader democratico di sinistra, per allargare l’assistenza sanitaria pubblica.

Pinterest, il social network basato sulla condivisione delle foto andrà in Borsa vendendo 75 milioni di azioni a 19 dollari ciascuna, meglio del primo intervallo di prezzo fornito: 15-17 dollari. La società viene così valutata poco più di 12 miliardi di dollari.

Piatto il petrolio: Brent a 71,8 dollari il barile, +0,1%.

Poco mosso anche il cambio euro/dollaro. Il governatore della Banca centrale austriaca, Ewald Nowotny, ha affermato ieri che a giugno la Bce non dovrebbe modificare di molto le previsioni sulla crescita in quanto nella seconda parte dell’anno è prevista una stabilizzazione.

La Germania, intanto, ha tagliato le previsioni di crescita per il 2019. Berlino ha ridotto l’aumento del Pil allo 0,5%. A gennaio, il governo aveva tagliato la stima all’1% dall’1,8% precedente.

MILANO TORNA A QUOTA 22MILA, +20% NEL 2019

La Borsa di Milano (+0,4%) è tornata d’un soffio sopra la quota psicologica di 22.000 punti, portandosi sui massimi da inizio agosto 2018. Se si arrivasse stasera su questi livelli, l’indice porterebbe a termine la sesta settimana positiva di seguito. Da inizio anno il rialzo è del 20,0% contro +16% dell’indice Eurostoxx.

La chiusura è positiva anche per gli altri principali listini della zona euro: Francoforte 0,4%; Parigi +0,62%; Madrid +0,59%. Nel resto d’Europa, Londra -0,1% e Zurigo +0,13%.

SPREAD A 254, INCOMBE L’AUMENTO DELL’IVA

Non sarà facile scongiurare l’aumento dell’Iva, ma il ministro Tria, non si sa come, ci proverà: il governo, ha detto, studierà “misure alternative” per evitare l’aumento, senza dover alzare il deficit. Una quadratura del cerchio per cui Tria dovrà estrarre dal cilindro 23,1 miliardi di euro.

Tria ha anche sostenuto che i dati macroeconomici di gennaio e febbraio sono “incoraggianti” e lasciano ritenere che l’obiettivo di crescita fissato dal governo a +0,2% nel 2019 sia “equilibrato”.

Chiusura negativa per i Btp in una seduta caratterizzata da volumi sottili in un clima prefestivo.

Lo spread si è attestato a 254 punti base, invariato dal finale della seduta precedente.

Il tasso del decennale è stato fissato in area 2,62%, dopo aver chiuso alla vigilia a 2,59%.

Il rendimento del Bund di riferimento a 10 anni scambia a 0,08%.

PRENDE IL VOLO POSTE SPINTA DA MEDIOBANCA

In assenza di temi forti, Piazza Affari ha preso atto della maggior propensione al rischio, puntando su banche e finanziari a danno dei

settori difensivi, le utilities in particolare. La copertina spetta a Poste italiane, in orbita con un rialzo del 5,6% a 9,52 euro. Ad innescare il rally la promozione da parte di Mediobanca Securities che vede il titolo del colosso postale salire fino a 11,3 euro con raccomandazione “outperform” confermata. Secondo gli esperti l’ottima performance messa a segno da Poste Italiane da inizio anno è da ricondurre principalmente a due fattori chiave: uno è dato dalla buona gestione del capitale in Poste Vita e l’altro dal recente aggiornamento della guidance per l’anno in corso che dovrebbe vedere il gruppo raggiungere gli obiettivi fissati per il 2020 con un anno di anticipo.

Equita ha confermato il rating buy su Anima (-2,4%) abbassando il target price a 5 euro da 5,6. Generali +1,2%.

BPER CONFERMA: LO SHOPPING VA AVANTI

Avanza Banco Bpm (+1,2%), ha accettato un’offerta vincolante da llimity per la cessione di un portafoglio di crediti in sofferenza del valore nominale di 650 milioni di euro. L’operazione dovrebbe essere completamente finalizzata la metà del 2020, portando il ratio NPE lordo di Banco Bpm al 10,3% pro-forma dal 10,8%. Ubi Banca +3,8%.

Bper Banca (+2,4%). Nel corso dell’assemblea sul bilancio 2018 il ceo Vandelli ha detto, dopo l’integrazione con Unipol banca, la crescita, anche per linee esterne, resta in primo piano.

SPROFONDA JUVENTUS, BRUCIATI 300 MILIONI IN 90 MINUTI

La maglia nera tocca senz’altro alla Juventus. Il verdetto dei mercati è stato spietato come quello del campo. Il titolo ha lasciato sul terreno il 17,6% dopo aver segnato addirittura -25%. La capitalizzazione scende da 1,7 miliardi a 1,4 miliardi di euro. Tutt’altro discorso per i lancieri dell’Ajax: il titolo della squadra di Amsterdam ha messo a segno un rialzo del 9%.

La scuderia Agnelli si consola (molto parzialmente) con il rialzo di Fiat Chrysler +1% in linea con il resto del settore.

BRILLANO STM E PRYSMIAN

Sul fronte degli industriali hanno brillato Stm (+1,6%) in scia ai risultati dell’olandese Asml (+2%) e Prysmian (+4,09%), dopo che la società ha confermato la guidance sull’Ebitda 2019 e il dividendo.

Tra le utilities chiudono in terreno positivo Enel (+0,8%), Snam (-0,9%), Terna (-1,4%) e A2A (-1,6%).

LUSSO, FUOCHI D’ARTIFICIO PER KERING

Nel lusso si prevedono oggi fuochi d’artificio dopo l’annuncio, ieri sera dei conti record di Kering spinta al rialzo dai risultati di Gucci che nel primo trimestre ha aumentato i profitti del 20%.

Categories: Finanza e Mercati