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Bank Pekao , la più importante banca polacca già di Unicredit, crolla (-10%) e trascina giù la Borsa di Varsavia

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Tegola sulla Borsa di Varsavia, che pure nel 2025 finora è il secondo listino che più cresce al mondo: a causarla è una vecchia conoscenza del mondo bancario italiano, per la precisione di Unicredit, che ne deteneva il controllo salvo poi cedere tutte le partecipazioni, su pressione dello stesso governo polacco, e uscire definitivamente nel 2019. Parliamo dunque di Bank Pekao, che nella seduta di venerdì 22 agosto è improvvisamente precipitato, di colpo, sull’indice WIG della Borsa di Varsavia: le azioni della banca hanno perso oltre il 10% a 190 zloty, tornando sui livelli di inizio luglio dopo il rally della prima settimana di agosto che aveva portato il valore al recordo storico di 222 zloty. Il crollo di Pekao e di altre banche ha trascinato al ribasso l’intera Borsa polacca, che nella stessa seduta ha ceduto oltre il 3%.

Ad agitare gli investitori molto probabilmente l’intenzione espressa dal governo polacco di tassare le riserve obbligatorie detenute dalle banche presso la Banca centrale. Una mossa della quale i vertici politici sembrano essersi subito pentiti, tanto che su X il ministro delle Finanze Andrzej Domanski ha tenuto a smentire che l’esecutivo stia lavorando ad un provvedimento di questo tipo. Il dietrofront è stato anche confermato da Reuters: “Il Ministero delle Finanze polacco ha dichiarato venerdì di non essere al lavoro su un’idea precedentemente avanzata di tassare gli interessi sulle riserve obbligatorie delle banche”. L’indice di settore dei titoli bancari WIG Banks di Varsavia era infatti sceso di circa l’8% dopo che il governo aveva dichiarato che la Polonia prevede di aumentare l’imposta sul reddito delle società sulle banche al 30% nel 2026, dall’attuale 19%, per finanziare l’aumento della spesa per la difesa. L’aliquota sarebbe poi stata ridotta al 26% nel 2027 e ulteriormente al 23% negli anni successivi.

Pekao, che è la maggiore banca del suo Paese, vanta un passato nel gruppo italiano Unicredit: l’operazione era stata lanciata dall’allora amministratore delegato Alessandro Profumo, in una fase storica in cui Unicredit guardava molto all’Europa dell’Est, per poi essere smantellata sotto la gestione di Jean-Pierre Mustier, anche su pressioni del governo di Varsavia. Nel 2017 la banca italiana ha venduto il 32,8% di Pekao all’assicuratore polacco PZU e al fondo statale polacco PFR. L’uscita definitiva è avvenuta nel 2019 con la cessione del restante 7,3% di cui era in possesso ai possessori dei certificati emessi nel dicembre 2016, che sono stati obbligatoriamente convertiti in azioni Pekao. 

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Categories: Finanza e Mercati