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Banco Bpm: nel primo trimestre il miglior utile netto di sempre a 511 milioni (+38%), alzata la guidance 2025

Imagoeconomica

Mentre continua l’incertezza sull’esito dell’offerta di Unicredit, Banco Bpm va avanti per la sua strada e chiude il primo trimestre del 2025 con “il miglior utile netto di sempre”. Il risultato è pari a 511 milioni di euro, con un aumento del 38% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Se si includesse nel conto anche la piena integrazione di Anima i profitti salirebbero a 549 milioni, dato superiore rispetto al target 2027.

I numeri del trimestre, precisa la banca guidata da Giuseppe Castagna, sono “già in linea con il target 2027 di piano a circa 2,15 miliardi di utile netto” e sono “punto di partenza imprescindibile per la valutazione stand alone e prima delle sinergie di eventuali operazioni di M&A”.

A Piazza Affari il titolo Banco Bpm ha archiviato la seduta con un ribasso dello 0,89% a 9,758 euro.

Banco Bpm: in rialzo anche ricavi e commissioni

In crescita (+2,9%) anche i ricavi, che si sono attestati a quota 1,48 miliardi di euro, con margine di interesse a 817 milioni (-5,5%) e commissioni nette in forte crescita (+6,2%) a 554 milioni.

Bene anche il risultato della gestione operativa che sale a 831 milioni rispetto ai 765 milioni del primo trimestre con un incremento dell’8,6%, mentre gli oneri operativi sono calati del 3,5% a 645,2 milioni, per un rapporto cost/income sceso al 44%. 

Per quanto riguarda la solidità patrimoniale, il coefficiente Cet1 è al 14,76% “includendo l’impatto di Basilea 3+ e l’aumento di capitale di Banco Bpm Vita a servizio dell’Opa su Anima”, sottolinea Banco Bpm. L’istituto conferma inoltre il target di Cet 1 al 13% senza l’applicazione del Danish Compromise su Anima.

Stabile la raccolta

Quanto all’andamento degli aggregati patrimoniali, la raccolta diretta bancaria è pari a 131,6 miliardi, “sostanzialmente stabile” (-0,3%) da fine 2024. La raccolta indiretta ha raggiunto quota 117,2 miliardi (+0,9% rispetto al 31 dicembre 2024), con raccolta gestita stabile a 66 (-0,1%) e raccolta amministrata 51,2 miliardi (+2,2%).

Le attività finanziarie del comparto bancario ammontano a 58,3 miliardi (+13,6%), incremento “principalmente concentrato nei titoli di debito”. Gli impieghi netti verso la clientela ammontano 100,8 miliardi (+1,1 miliardi da fine 2024). L’incremento “si riferisce alle esposizioni performing (+1,2%), mentre le esposizioni non performing registrano una contrazione del 3,6%”, evidenzia la banca. 

Nel primo trimestre il volume di nuove erogazioni è stato pari a 8,2 miliardi. Le esposizioni nette deteriorate si attestano a 1,5 miliardi, con un’incidenza al lordo delle rettifiche di valore al 2,7% (dal 2,8% di inizio anno e dal 3,4% del 31 marzo 2024) e all’1,5% al netto (rispettivamente dall’1,6% e dall’1,7%).

Banco Bpm alza la guidance 2025

In virtù degli ottimi risultati conseguiti nel primo trimestre, Banco Bpm ha deciso di rivedere al rialzo la guidance 2025, prevedendo per fine 2025 un utile netto di 1,95 miliardi contro gli 1,7 miliardi stimati in precedenza.

L’Opa su Anima e gli effetti sul capitale

Quanto ad Anima, l’istituto sottolinea che è “avviato il processo di integrazione” e che il consolidamento integrale avverrà “dal secondo trimestre”.

L’istituto sottolinea inoltre che, nell’ipotesi di raggiungere il 100% di Anima, i ratio patrimoniali al 31 marzo (Cet1 al 14,76%) tengono già conto della componente, pari a 53 punti base, legata al versamento in conto futuro aumento capitale effettuato a favore di Banco Bpm Vita al fine di finanziare l’acquisto della sgr milanese. 

“Gli impatti residui derivanti dall’operazione di aggregazione saranno inclusi nel calcolo dei ratio patrimoniali a partire dalla data di riferimento del 30 giugno”, spiega Banco Bpm. 

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