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Banchieri Usa: i compensi aumentano del 60% nonostante la crisi

Stanno meglio quando le cose vanno bene ma non stanno peggio quando le cose vanno male. L’andamento (in perenne ascesa) dei compensi dei componenti dei Cda delle banche americane ormai ha preso le sembianze di un vero e proprio paradosso. Quando l’economia andava bene gli stipendi dovevano salire per premiare l’ottima gestione; e, quando invece l’economia va male, non possono diminuire perchè gestire le società – in tempi di crisi – è più difficile. 

Il quadro che fa il New York Times (utilizzando i dati di Equilar) sullo scenario dei compensi dei componenti dei Cda della maggiori banche americane è impressionante. E lontano anni luce da quelle dichiarazioni con cui nel 2009 Barak Obama si scagliò contro le principali banche del paese che, nonostante avessero attinto ad aiuti governativi, avevano aumentato il credit crunch ma allo stesso tempo favorito i propri manager.

I manager più ricchi sono quelli di Goldman Sachs: la media annua per busta paga di un consigliere (essenzialmente un lavoro part time dato che si tratta di massimo 15 incontri all’anno) è stata di 488.709 dollari nel 2011. Nel 2008 (anno del fallimento di Lehman Brothers) la media dei compensi era inferiore del 50%.

Sulla stessa linea, gli altri istituti. I direttori di Morgan Stanley sono pagati in media 351.080 dollari, 8 mila euro in più rispetto al 2008. In Citigroup i compensi dei membri del Cda sono pari a 315 mila dollari (il 64% di più del 2008). Per Wells Fargo la busta paga è salita a 299 mila dollari rispetto ai 253 mila del 2008.  I dati per il 2012 saranno pubblicati nelle prossime settimane e sono attesi ulteriori rialzi.


Allegati: On Wall Street, It�s Good to Be a Directorhttp://dealbook.nytimes.com/2013/03/31/pay-for-boards-at-banks-soars-amid-cutbacks/

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