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Banca Ifis, crescita a doppia cifra degli utili (+31,4%) grazie al rialzo dei tassi e ai recuperi NPL

Banca Ifis

Banca Ifis ha chiuso i conti del primo trimestre 2023 con una crescita a doppia cifra degli utili (+31,4%) grazie soprattutto all’andamento favorevole dei ricavi (+8%), a causa della positiva correlazione dei crediti commerciali al rialzo dei tassi di interesse, dei recuperi del settore Npl e dell’accelerazione del business in seguito al processo di digitalizzazione. Sono questi i dati più significativi della trimestrale di Banca Ifis che ha portato il margine di intermediazione a 175,8 milioni di euro rispetto ai 163,3 milioni di euro del primo trimestre 2022 (+7,7%).

Sulla scia dei risultati, però, Banca Ifis si muove in negativo a Piazza Affari. Il titolo della banca veneta segna un -3,26% a 14,24 euro per azione.

Geertman (ad): “Guardiamo con positività al 2023”

“Il primo trimestre 2023 ha confermato l’ulteriore accelerazione della redditività di Banca Ifis, guidata dall’andamento favorevole dei ricavi e dal basso costo del credito – ha commentato l’ad Frederik Geertman -. La strategia individuata nel Piano Industriale 2022-2024 e focalizzata sulla valorizzazione del nostro modello di business ci ha portato a rafforzare ulteriormente il rapporto tra rischio e rendimento anche in relazione all’attuale fase di incertezza del contesto macroeconomico globale”.

“Il nostro portafoglio è prevalentemente composto da attivi a breve scadenza, crediti di qualità, in larga misura garantiti, e depositi diversificati sia per scadenza che per canale di raccolta: per questi motivi guardiamo con positività al prosieguo dell’anno in corso nel quale puntiamo con decisione a raggiungere i target di utili, già rivisti al rialzo rispetto agli obiettivi annunciati nel Piano Industriale”, ha concluso.

I principali risultati del primo trimestre 2023

A seguire i dati più significativi della trimestrale di Banca Ifis.

Il settore commercial & corporate banking

I ricavi del settore commercial & corporate banking, in crescita del 19% rispetto al primo trimestre 2022, “riflettono la positiva correlazione della banca al rialzo dei tassi di interesse (l’85% del portafoglio crediti commerciali è a tasso variabile)”, spiega il gruppo, aggiungendo che “i volumi del factoring e del leasing hanno evidenziato una dinamica favorevole, riflettendo direttamente l’aumento dell’inflazione e le nuove iniziative commerciali”.

Non performing loan

Nel settore NPL (Non performing loan), i recuperi di cassa sui portafogli acquistati sono stati pari a 97,5 milioni di euro, in crescita del 7% rispetto al primo trimestre del 2022. L’attività di recupero stragiudiziale e i nuovi piani volontari di pagamento, oggetto di attento monitoraggio da parte della banca, non evidenziano ad oggi impatti significativi derivanti dal rialzo dell’inflazione e dei tassi di interesse. Nel periodo, il portafoglio npl acquisito ha per circa il 2/3 del valore la garanzia del lavoro o altre attività reali del debitore.

Crescono i costi operativi del 3,7%

I costi operativi sono cresciuti del 3,7% a 91,1 milioni di euro, rispetto ai 87,8 milioni di euro del primo trimestre 2022. Tale incremento è principalmente dovuto alle spese del personale, che ammontano a 39,7 milioni di euro, e alle altre spese amministrative, che raggiungono i 53,8 milioni di euro.

Il costo del credito, ai minimi storici, è pari a 10 milioni di euro, includendo ulteriori 5 milioni di euro di accantonamenti prudenziali sui crediti in bonis, al fine di mitigare i potenziali rischi legati al contesto macroeconomico.

La posizione di liquidità, a fine marzo, è pari a oltre 1,4 miliardi di euro di riserve e attivi liberi finanziabili in Bce.

Coefficienti patrimoniali consolidati

Sul fronte patrimoniale, i coefficienti sia della banca che del gruppo si attestano a livelli ampiamente superiori ai livelli minimi richiesti, con il CET1 Ratio consolidato pari al 15,21% (15,01% al 31 dicembre 2022) e il Total Capital Ratio consolidato pari al 18,45% (18,82% al 31 dicembre 2022).

Il dividendo

Il 20 aprile 2023 l’assemblea degli azionisti ha approvato la distribuzione di un dividendo, per l’esercizio 2022, pari a 0,40 euro (al lordo delle ritenute di legge) per ciascuna delle azioni Banca Ifis emesse e in circolazione (e quindi escludendo le azioni proprie detenute dalla banca). Il totale dei dividendi (a titolo di acconto e saldo) per l’esercizio 2022 ammonta, quindi, complessivamente a 1,40 euro per azione. Il saldo del dividendo 2022 verrà messo in pagamento con data stacco cedola il 22 maggio 2023, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso (record date) il 23 maggio 2023 e data di pagamento (payment date) il 24 maggio 2023.

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