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Banca Generali lancia BG Previdenza Attiva Premium per affrontare la sfida previdenziale in una società che invecchia

Ufficio Stampa Banca Generali

L’Italia è tra i Paesi occidentali più esposti all’impatto dell’invecchiamento demografico. Da qui al 2050, il nostro sistema economico assisterà a un drastico calo della popolazione attiva, mentre la spesa pensionistica, già oggi la più alta d’Europa in rapporto al Pil (15,6%), è destinata a salire ulteriormente. A pagarne il prezzo saranno soprattutto i lavoratori di oggi, che domani potrebbero ritrovarsi con trattamenti pensionistici inadeguati.

Le stime parlano chiaro: chi andrà in pensione nel 2045 potrà contare su un tasso di sostituzione pari in media al 46% dell’ultima retribuzione. Una soglia ben al di sotto di quanto necessario per mantenere il proprio tenore di vita. Eppure, secondo sondaggi recenti, solo il 9% delle persone tra i 45 e i 50 anni è consapevole di questo scenario. Allo stesso tempo, il tasso di partecipazione alla previdenza complementare rimane tra i più bassi in Europa: nel 2023, solo il 26,7% degli italiani risultava iscritto e versante a forme pensionistiche integrative.

“L’aumento dell’aspettativa di vita è un dato positivo – osserva Andrea Ragaini, vice direttore generale di Banca Generali – ma implica la necessità di ripensare gli strumenti di welfare e le strategie finanziarie individuali. L’industria della consulenza ha oggi il compito di accompagnare i clienti verso una pianificazione previdenziale efficace e consapevole”.

BG Previdenza Attiva Premium: la risposta per lavoratori autonomi, giovani e famiglie

È in questo contesto che Banca Generali ha deciso di rafforzare la propria offerta previdenziale, lanciando BG Previdenza Attiva Premium, una nuova soluzione dedicata al segmento dei Piani Individuali Pensionistici (PIP). Il prodotto è pensato per rispondere in modo flessibile alle esigenze di diverse categorie: dai giovani che si affacciano al mondo del lavoro agli imprenditori e liberi professionisti, spesso trascurati dal sistema previdenziale pubblico, fino a genitori e nonni che desiderano costruire un futuro più sicuro per figli e nipoti.

“Solo il 13,1% dei lavoratori autonomi partecipa attivamente alla previdenza complementare – sottolinea Ragaini – eppure sono proprio loro a trovarsi spesso privi di tutele pensionistiche adeguate. Strumenti come BG Previdenza Attiva Premium offrono un mix di protezione del capitale, efficienza fiscale e opportunità di rendimento nel lungo termine”.

Il piano permette di costruire il proprio portafoglio scegliendo tra tre componenti principali: la gestione separata Ri.Alto Previdenza e due fondi interni, uno azionario e uno obbligazionario, entrambi gestiti direttamente dall’investment center di Banca Generali. È inoltre disponibile l’opzione Life Cycle, che riequilibra automaticamente ogni anno la composizione del portafoglio in funzione dell’età dell’aderente, senza costi aggiuntivi.

Previdenza integrativa, protezione e innovazione

Oltre alla flessibilità di costruzione del portafoglio, BG Previdenza Attiva Premium si distingue per una serie di servizi accessori pensati per aumentare la sicurezza dell’investimento nel tempo. Tra questi, formule di rendita innovative che includono garanzie e maggiorazioni in caso di non autosufficienza o gravi patologie, oltre a un meccanismo di controassicurazione che garantisce agli eredi il residuo del capitale in caso di decesso del contraente durante la fase di rendita.

Questi strumenti non solo rafforzano la protezione per il cliente, ma beneficiano anche di un trattamento fiscale agevolato, che accresce ulteriormente il rendimento netto del piano.

“La previdenza complementare – conclude Ragaini – è un investimento paziente ma che “dando tempo al tempo può crescere a dismisura, grazie all’unione di una cultura del risparmio con la magia della capitalizzazione composta nel lungo termine, come insegna Warren Buffet”.

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Categories: Pensioni