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Asta Btp, è doccia fredda. Spread a 330

IL TESORO NON COLLOCA TUTTI I BTP, SPREAD A 330. A MADRID AFFONDA BANKIA -25%. MILANO -0,33%

Doccia fredda di fine anno sul deito italiano. Lo spread Btp-Bund sale verso 330 punti base dopo l’asta di Btp a 5 e 10 anni. Il rendimento è al 4,56%. Il Tesoro italiano ha collocato in tutto 5,9 miliardi di euro di Btp, poco meno dei 6 miliardi in offerta e con tassi in rialzo. Nel dettaglio, sono stati piazzati 2,871 miliardi di Btp a 5 anni al 3,26% e 3 miliardi di Btp a 10 anni al 4,48%.

Prima dell’asta la seduta era stata dominata dall’attesa dell’incontro di questa sera a Washington fra il presidente Barack Obama e i rappresentanti dei partiti repubblicano e democratico per scongiurare il fiscal cliff. In Piazza Affari l’indice FtseMib segna -0,33% a quota.

Negative anche le altre piazze europee: Londra -0,04%, Parigi -0,77%, Francoforte -0,3%. Poche le blue chips in terreno positivo. Nel paniere principale  il calo maggiore è di Mediaset, che scende del 2,14%%. Il rialzo più consistente è di Autogrill +0,46%, seguita da Tenaris -0,25%, Lottomatica e Luxottica appaiate a +0,23%. Passa in terreno negativo  Impregilo -0,22% che ha concluso la vendita del 19% della brasiliana Ecorodovias incassando 620 milioni di euro.

Prosegue il rialzo di Gemina +3,31%. A seguito dell’approvazione del contratto di programma di Aeroporti di Roma, il gruppo sta pensando di studiare il riassetto delle attività controllate. E’ il senso del comunicato emesso su richiesta Consob a proposito dei rumors sulla fusione di Gemina in Atlantia -0,29%. “Ogni ipotesi di riassetto rimane soggetta a un’approfondita analisi, peraltro non ancora avviata, dei possibili benefici industriali e finanziari che ne potrebbero derivare”.

La riorganizzazione dovrebbe prevedere il lancio di un’offerta, in contanti o in carta, di Atlantia su Gemina  per far leva sulla sua capacità di realizzare e finanziare grandi progetti infrastrutturali. Successivamente si dovrebbe procedere anche con un’integrazione tra il nuovo aggregato e la holding Sintonia.

Astaldi avanza  dell’1,39%. Marcia indietro di Prelios -3% dopo il balzo di ieri. Le banche, partite in lieve rialzo,  hanno invertito la rotta e scendono:Unicredit arretra dello 0,48%, Intesa -0,46%, Mediobanca -0,21%. Fa eccezione MontePaschi +0,54%. La banca senese, se decidesse di convertire in azioni i Monti Bond che si appresta a ricevere dallo Stato, determinerà il prezzo di emissione delle nuove azioni applicando uno sconto del 30% sul Terp. E’ quanto è emerso dalla relazione del cda per l’assemblea di fine gennaio.

Affonda a Madrid per il secondo giorno di fila Bankia -24,46%, per cui si profila il delisting già dal 2 gennaio. Già ieri il titolo della banca spagnola nazionalizzata aveva bruciato quasi un quinto del proprio valore in seguito alla valorizzazione negativa della sua situazione patrimoniale da parte del Frob, il fondo di salvataggio per le banche iberiche.

Bankia resterà in piedi solo perché riceverà già oggi 18 miliardi di euro di aiuti pubblici europei dal fondo Esm. La settimana prossima lancerà una ricapitalizzazione da 10,7 miliardi di euro in obbligazioni a conversione obbligatoria (coco bond): questi titoli saranno interamente sottoscritti dalla banca spagnola BFA. Reuters riferisce che per effetto del salvataggio, gli attuali azionisti, quasi tutti piccoli investitori spagnoli, perderanno praticamente tutto e si ritroveranno in mano solo carta.

Consob ha giudicato non conformi ai principi contabili i bilanci consolidati e d’esercizio 2011 di Premafin +0,55%. FonSai +0,21% e Milano Assicurazioni, -1,01% oltre che il bilancio consolidato 2011 e quello relativo al primo semestre 2012 di Unipol -0,79%.

Lo dicono in più note le società coinvolte, che sottolineano di non condividere il giudizio dell’autorità di vigilanza. Le note forniscono anche la versione dei bilanci secondo i criteri utilizzati da Consob. Unipol, a cui è contestata la modalità di rilevazione e valutazione di alcuni investimenti in titoli di debito “strutturati”, puntualizza che l’adozione delle modalità di contabilizzazione previste da Consob “non avrebbero determinato alcun effetto” sulla determinazione dei rapporti di concambio relativi al piano in integrazione tra le quattro società.

Fra i titoli industriali, Fiat sale dello 0,1%, Finmeccanica -0,32%, StM -0,19%. Lieve guadagni nel settore energia: Eni +0,3%, Enel +0,1%. Telecom Italia arretra dello 0,36%.

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