L’indice regionale asiatico è oscillato tra guadagni e perdite in un giorno caratterizzato da scarsi volumi di contrattazione. Il benchmark tuttavia è avviato verso una chiusura che non pregiudicherebbe il risultato finale di una seconda settimana di fila in aumento. Gli investitori sono in attesa di dati sul fronte dell’occupazione Usa. Secondo le stime di un panel di economisti intervistati da Bloomberg le paghe non agricole mostreranno il maggior aumento dallo scorso novembre.
L’inizio è stato contrassegnato da una certa debolezza: alle 9:36 del mattino l’MSCI Asia Pacific è scivolato dello 0,1% a quota139.04 a Hong Kong. Giovedì la misura ha chiuso la giornata con il settimo aumento consecutivo, realizzando il maggior periodo positivo quest’anno, dopo che un report indicava una previsione di crescita maggiore del previsto per l’occupazione statunitense a marzo. A giovedì l’indice cresceva dell’1,7%, mentre l’Hang Seng di Hong Kong realizzava un +2,3 per cento. Oggi però l’Hang Seng perdeva lo 0,4 per cento. Sempre oggi in mattinata il Topix calava dello 0,1%, limando i guadagni settimanali al 2,4 per cento. I volumi erano inferiori del 20% rispetto alla media a 30 giorni. L’australiano S&P/ASX 200 calava pure dello 0,1% con volume in diminuzione del 37%, mentre il sudcoreano Kospi cedeva lo 0,2 per cento.
http://www.bloomberg.com/news/2014-04-04/asian-stocks-decline-before-u-s-employment-report.html