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Amplifon vola a Piazza Affari: ebitda e utile sopra le attese, confermata la guidance 2025

Amplifon

Amplifon scatta a Piazza Affari dopo i conti del primo trimestre 2025: titolo in rialzo del 6,65%. Gli investitori hanno premiato risultati superiori alle attese in termini di redditività e utile, nonostante ricavi leggermente inferiori alle previsioni. Il gruppo ha chiuso il trimestre con un fatturato di 587,8 milioni di euro, in crescita del 2,6% rispetto allo stesso periodo del 2024, ma al di sotto delle stime del consenso, fissate a 595,9 milioni.

A pesare sul ritmo di crescita è stato un contesto di mercato ancora complesso, in particolare negli Stati Uniti, dove la domanda si è contratta, anche a causa della forte base di confronto con il primo trimestre dello scorso anno.

A sostenere il risultato hanno contribuito le acquisizioni di 195 centri acustici (220 il totale a oggi) effettuate in Polonia, Usa, Francia, Germania e Cina, con un impatto positivo del 2,5% sui ricavi. L’effetto dei cambi è stato nel complesso neutro, con l’apprezzamento del dollaro statunitense che ha bilanciato il deprezzamento delle valute australiana e neozelandese.

Amplifon, nel primo trimestre 2025 ebitda e utile oltre le attese 

Il Ebitda adjusted è salito a 140,4 milioni di euro, con un incremento del +3,4% rispetto al primo trimestre del 2024, superando le previsioni degli analisti. Il margine Ebitda sui ricavi è stato del 23,9%, in aumento di 20 punti baserispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, grazie soprattutto al miglioramento della redditività nell’area Emea. L’Ebitda as reported è stato di 140,8 milioni di euro.

Anche l’Ebitda adjusted dell’America ha registrato una crescita del +4,9%, arrivando a 26,7 milioni di euro. Al contrario, l’Ebitda adjusted nell’area Apac è sceso del -3%, fermandosi a 23,3 milioni di euro, a causa delle difficoltà del mercato cinese e della limitata crescita organica nella regione. La base comparativa particolarmente forte nel primo trimestre del 2024 ha ulteriormente inciso sul risultato.

Dall’altro lato, l’utile netto adjusted è sceso a 41,6 milioni di euro, ma ha comunque superato le attese, che si aggiravano intorno ai 33,4 milioni di euro. Questo calo è stato principalmente causato dai maggiori ammortamentilegati agli investimenti effettuati e dall’aumento degli oneri finanziari.

A fronte di un free cash flow pari a 18,5 milioni di euro, dopo capex per 31,6 milioni di euro (rispetto a 37,2 milioni di euro nel primo trimestre 2024), l’indebitamento finanziario netto è salito a 996,6 milioni di euro, rispetto ai 961,8 milioni di euro a fine 2024. Questo aumento è stato dovuto agli investimenti, alle operazioni di M&A e al riacquisto di azioni proprie per oltre 80 milioni di euro. La leva finanziaria è salita leggermente a 1,67, rispetto a 1,63 di fine 2024.

Previsioni per il 2025 e piano di buyback

Amplifon ha confermato le sue previsioni per l’intero 2025, prevedendo una crescita dei ricavi tra il mid-to-high single-digit e un margine Ebitda del 24%. Gli analisti si aspettano che i ricavi dell’anno raggiungano 2,566 miliardi di euro, con un utile operativo di 301,3 milioni di euro.

Il Cda ha inoltre autorizzato un piano di acquisto di azioni per un valore di 150 milioni di euro. Questo piano, che potrà essere eseguito in più tranche, prevede l’acquisto di un massimo di 21.193.799 azioni e dovrà essere completato entro il 31 ottobre 2025.

Il commento del ceo Vita

Il ceo Enrico Vita ha commentato i risultati, sottolineando che l’azienda ha avuto un primo trimestre solido, nonostante le difficoltà. “La redditività ha raggiunto un livello record per il periodo, con un miglioramento di +20 punti base rispetto all’ottima performance del primo trimestre dello scorso anno grazie soprattutto alla migliore profittabilità dell’area Emea, mentre continuiamo a investire sulle nostre priorità strategiche”. Guardando al futuro, “confermiamo il nostro outlook per il 2025 e la prevista accelerazione della crescita dei ricavi già dal secondo trimestre, trainata in particolare dal mercato francese”.

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Categories: Finanza e Mercati