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A2A: svalutazione Epcg pesa sugli utili (-38%)

A2A archivia il primo semestre dell’anno con un utile netto di 157 milioni di euro, in calo del 38% rispetto ai 254 milioni registrati nello stesso periodo dell’anno scorso.

La flessione – spiega la società in una nota – è principalmente da attribuire a due poste straordinarie: la svalutazione per complessivi 95 milioni di euro degli asset di Epcg registrata nel primo semestre del 2017 e la contabilizzazione nel primo trimestre dell’anno 2016 di una plusvalenza non monetaria pari a 52 milioni di euro, in relazione alla scissione parziale non proporzionale di Edipower con efficacia dal 1 gennaio 2016 a favore di Cellina Energy.

Al netto dei due effetti straordinari, l’utile ordinario risulterebbe quindi in crescita dai 212 milioni al 30 giugno 2016 ai 252 milioni di euro al 30 giugno 2017.

Nel primo semestre di quest’anno, inoltre, i ricavi sono risultati pari a 2.918 milioni di euro, in aumento di 595 milioni di euro rispetto ai primi sei mesi dell’anno precedente (+25,6%).

A livello di redditività, il margine operativo lordo si è attestato a 649 milioni di euro, in crescita di 35 milioni di euro rispetto al primo semestre del 2016 (+6%).

Il risultato operativo netto, invece, è stato pari a 369 milioni, in diminuzione di 11 milioni nonostante l’incremento derivante dal margine operativo lordo.

“A seguito della decisione di esercitare la Put Option di vendita sull’intera quota del capitale sociale detenuta da A2A in Epcg a partire dal secondo semestre 2017 – prosegue la nota – Epcg sarà esclusa dal consolidamento integrale e classificata come attività disponibile per la vendita”.

Infine, A2A conferma le stime sulla chiusura dell’esercizio 2017, che comprendono un margine operativo lordo tra 1.165 e 1.185 milioni di euro, nonostante il venir meno del contributo atteso nel secondo semestre 2017 di Epcg (stimato in circa 30 milioni di euro).

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Categories: Finanza e Mercati
Tags: Trimestrale