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Juve, il rebus del bomber: in 4 per la maglia n.9

Suarez, Dzeko, Giroud o Milik: chi sarà il nuovo centravanti dei campioni d’Italia? – Vidal finalmente all’Inter e Kumbulla alla Roma, ma non solo: ecco tutti gli affari del calciomercato

Juve, il rebus del bomber: in 4 per la maglia n.9

Il mistero s’infittisce. Il nuovo attaccante della Juventus, chiesto a gran voce da Pirlo dopo l’amichevole col Novara di domenica scorsa, sembra aver cambiato volto. Fino a qualche giorno fa il grande favorito era Luis Suarez, ora però, complici gli intoppi burocratici relativi al suo passaporto, è tornato in auge Edin Dzeko. Anche qui però la strada è tutt’altro che in discesa, visto che l’affare è subordinato a quello tra Roma e Napoli per Milik, a sua volta protagonista di un intrigo in piena regola. E se a questo aggiungiamo i capricci di Lautaro Martinez e l’alone di mistero attorno a Chiesa, si capisce come il giro di attaccanti, a questo punto, non abbia niente da invidiare a un film di James Bond.

Partiamo dalla Juventus e dal duello tra Dzeko e Suarez, con il bosniaco passato clamorosamente in testa. Il Pistolero, prima scelta fino a qualche giorno fa, sta per sottoporsi all’esame di italiano all’Università di Perugia, conditio sine qua non per ottenere lo stato di comunitario, indispensabile al suo tesseramento visto che i bianconeri, forse un po’ imprudentemente, hanno già occupato i due slot a disposizione con Arthur e McKennie. Il test non dovrebbe rappresentare un grosso problema, ma i tempi rischiano di essere troppo lunghi rispetto alla chiusura del mercato, fissata per il 5 ottobre. Certo, Suarez potrebbe comunque rescindere col Barça e, in quel caso, essere tesserato anche dopo come svincolato, ma il termine per la lista Champions scade comunque il 6 e quello rappresenta una deadline invalicabile.

Ecco perché quando ieri notte c’è stata l’accelerata sul fronte Roma-Milik, la Juve è tornata fortissima su Dzeko, più facile da prendere oltre che più gradito al neotecnico bianconero. A Torino però non avevano fatto i conti con la volontà del polacco, tutt’altro che entusiasta all’idea di trasferirsi in giallorosso, nonostante il quinquennale da cinque milioni a stagione propostogli. Dietro, evidentemente, c’è un’altra squadra, decisa a prenderselo solo tra qualche mese, quando sarà scaduto il contratto col Napoli: scenario che non piace affatto a De Laurentiis, che già pregustava i 25 milioni in arrivo dalla Capitale, ma neanche a Gattuso, che senza quei soldi non potrà avere gli ultimi rinforzi richiesti (Veretout e Under su tutti).

Il no di Milik blocca così il mercato di varie squadre, compreso quello della Juve: oltre a non poter avere Dzeko, salta anche la cessione di De Sciglio alla stessa Roma. Gli interessi in gioco sono tanti ed è probabile che i numerosi soggetti coinvolti faranno di tutto per convincere il polacco, ma al momento è tutto fermo. Suarez, nel frattempo, prova a sfruttare l’impasse e a guadagnare nuovamente la pole position, ma il suo approdo in bianconero si è decisamente complicato, tanto che in serata è spuntato pure il nome di Giroud, alternativa low cost.

Meno intricata, ma giusto un filo, la posizione di Lautaro Martinez all’Inter, più simile a quella di un prigioniero che a un giocatore. L’argentino, infatti, sembrava aver messo da parte (o quantomeno rimandato) i propositi di cessione, soprattutto per via della crisi economica che ha colpito il Barcellona. Nelle ultime ore sono però rimbalzate voci da Madrid (smentite categoricamente dallo stesso Real), ma soprattutto c’è stata una visita del procuratore alla sede nerazzurra: ufficialmente s’è trattato di un incontro di cortesia per parlare del rinnovo, in pratica s’è deciso che il nuovo contratto verrà discusso solo a mercato concluso, della serie “se prima arrivasse una maxi offerta ci siederemmo a parlarne”. Difficile che questo accada, tanto più con gli inevitabili chiari di luna figli del Covid: Lautaro, a meno di colpi di scena (quantificabili con un minimo di 80 milioni), resterà all’Inter, con che spirito si vedrà…

Nel frattempo i nerazzurri hanno finalmente risolto la questione Vidal, pronto a sbarcare a Milano nelle prossime ore grazie a un indennizzo di 500 mila euro più bonus. Il cileno, da tempo in cima alle preferenze di Conte, ha già salutato gli ormai ex compagni del Barcellona e si aggiunge così a Kolarov e Hakimi, primi tasselli della nuova Inter. Il tecnico vorrebbe poi anche Kanté e uno tra Marcos Alonso e Emerson Palmieri, ma questo dipenderà dalle cessioni dei numerosi esuberi in rosa. Senza quelle è impossibile procedere a qualsiasi acquisto, come dimostra l’affare Kumbulla, inseguito a lungo ma finito poi alla Roma per 30 milioni complessivi. Un colpo che, dal punto di vista giallorosso, allontana il ritorno di Smalling e chissà che non sia proprio l’inglese il nuovo obiettivo dell’Inter, a patto però di cedere prima Godin, ancora in trattative con il Cagliari.

Anche il Milan insegue un difensore centrale: l’obiettivo numero uno è Milenkovic, ma la Fiorentina continua a chiedere 40 milioni. In alternativa c’è un altro viola come Pezzella, a dimostrazione di un asse Milano-Firenze davvero caldo. I due club infatti stanno parlando anche di Chiesa, ma l’affare è subordinato alla cessione di Paquetà al Lione, al momento in stand by. Mercato incandescente insomma, da qualsiasi punto lo si guardi. Con il campionato alle porte, del resto, non è più tempo di… perdere tempo.

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