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Il petrolio spinge Tenaris ma non salva il Ftse Mib

Il prezzo del petrolio Wti arriva a 74 dollari al barile ma i rialzi dei titoli petroliferi non aiutano Piazza Affari ad evitare le perdite

Il petrolio spinge Tenaris ma non salva il Ftse Mib

Ancora una seduta in rosso per Piazza Affari, che nonostante le rassicurazioni di Jerome Powell non raccoglie il mood positivo di Wall Street e perde un altro 0,69%, con l’indice Ftse Mib che scende sui 25.141 punti. Oggi il protagonista della giornata è il petrolio, la cui risalita dei prezzi porta in rialzo Eni (che però perde nel finale e chiude quasi piatta) ma soprattutto Tenaris, che svetta tra i titoli principali con un guadagno di quasi l’1%, appena sotto Nexi e Campari. Non ne beneficia invece Saipem, che cede oltre l’1%. L’oro nero avvicina i 76 dollari al barile per il Brent, ai massimi da aprile 2019, e tocca i 74 dollari al barile per il Wti, anch’esso vicinissimo al valore di oltre due anni fa. Secondo gli esperti il rally è destinato a proseguire nei prossimi mesi, e si pronostica persino un ritorno sulla soglia dei 100 dollari al barile entro la fine del 2022: la tripla cifra manca dal 2014.

A Milano tra i titoli peggiori sono invece da segnalare, con cali superiori al 2%, Diasorin (che perde quasi il 3%), Inwit e Atlantia. Sul fronte bancario, la migliore è ancora Finecobank +0,6% dopo la buona performance della seduta precedente, con le altre che viaggiano contrastate: piatte Unicredit e Banco Bpm, perde oltre un punto percentuale Intesa Sanpaolo. In territorio negativo anche gli altri listini europei, ad eccezione di Londra che chiude in lieve rialzo, mentre apre poco mossa Wall Street, con il Dow Jones che segna +0,1% nel giorno in cui escono i dati sui servizi (deludenti) e sul manifatturiero (migliori delle attese). L’economia Usa si conferma in piena salute e procede sempre più spedita verso una ripresa accelerata, anche se l’export sta soffrendo del rimbalzo più lento dei partner commerciali. Sulla seduta negativa di quasi tutti i listini internazionali pesano anche le crescenti tensioni tra Russia e Regno Unito al largo della Crimea: Mosca accusa una nave militare britannica di aver violato le sue acque, i britannici rispediscono al mittente sostenendo di trovarsi in Ucraina.

In leggero aumento lo spread Btp Bund: nel giorno in cui il premier Mario Draghi ha riferito in Parlamento sul Consiglio europeo, e all’indomani dall’aver incassato la promozione a pieni voti da Ursula Von der Leyen per il PNRR, non ne beneficia l’indice che monitora il “rischio Italia”, che va sopra i 106 punti base dai 105 dell’apertura. Sale l’oro, che avvicina i 1.800 dollari l’oncia, mentre l’euro si apprezza sul dollaro, scambiando oggi a 1.19552.

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