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Fca, mille prepensionamenti a Mirafiori in vista di Fiat 500 Elettrica

L’accordo tra azienda e sindacati è volto ad adeguare le professionalità del lavoratori all’impegnativo piano di 5 miliardi di investimenti fondato su un programma di forte innovazione tecnologica – Ecco come funziona e quali sono le garanzie per i dipendenti di Mirafiori

Fca, mille prepensionamenti a Mirafiori in vista di Fiat 500 Elettrica

Mercoledì 19 dicembre la FCA e i sindacati metalmeccanici torinesi, compresa la Fiom-Cgil, hanno siglato una intesa programmatica per avviare il prepensionamento di un migliaio di lavoratori della Mirafiori avvalendosi, per far fronte alle esigenze, della strumentazione messa a disposizione della Legge Fornero e del Jobs Act 

Come è noto, l’articolato piano di investimenti della FCA per l’Italia prevede, salvo eventuali impatti negativi derivanti dalla “ecotassa”, un ammontare complessivo di oltre 5 miliardi per il periodo 2019-2021. 

Una quota significativa di tali investimenti è destinata all’area di Torino, come illustrato recentemente dai nuovi vertici aziendali, per la industrializzazione della nuova Fiat 500 Elettrica presso lo stabilimento della Mirafiori nonché per consistenti interventi di prodotto sui modelli Maserati presso il Polo produttivo torinese di Mirafiori/Grugliasco. 

Per la realizzazione di questo impegnativo programma sarà fondamentale un adeguamento delle professionalità esistenti ai nuovi profili di competenza richiesti dall’attuazione del programma di innovazione tecnologica in atto, attraverso l’acquisizione delle nuove conoscenze e competenze necessarie a realizzare un proficuo inserimento dei lavoratori dedicati allo sviluppo e alla produzione dei modelli ad alto contenuto tecnologico in ottica di World Class Manufacturing.   

Il consistente programma di interventi formativi si porrebbe peraltro in contraddizione con quei lavoratori che, per età e skills obsolete, presentano significativi gap rispetto ai profili professionali richiesti dalla evoluzione tecnologica delle future attività e per i quali sono state individuate e definite delle misure finalizzate ad una uscita “morbida” dall’azienda. 

L’ intesa sindacale raggiunta definisce dunque l’ adozione (al di là delle possibili opportunità della prossima “quota 100”) di strumenti gestionali volti a favorire i lavoratori che maturino a breve o nell’arco di alcuni anni i requisiti per la pensione, ponendo in questo modo altresì le premesse per futuri possibili ricambi generazionali sull’ area produttiva torinese. 

Il programma di uscite concordate avverrà con l’ attivazione di una procedura legale di licenziamento collettivo per un massimo di 850 operai e 250 impiegati e quadri della Mirafiori e di Grugliasco, comprese le Strutture Centrali dell’ area torinese.  

I criteri d’ individuazione dei lavoratori interessati saranno volti a favorire coloro i quali possano maturare i requisiti della pensione nell’ arco del periodo massimo di 2 anni di fruizione della NASpi (la cd. Nuova Prestazione di Assicurazione per l’ impiego).   

A tali lavoratori, previa la sottoscrizione di un verbale di conciliazione “tombale”, l’ azienda corrisponderà, per il periodo di permanenza nella Naspi, una incentivazione  di euro 21.000 per la prima fascia retributiva di 24.500 euro/anno ed a salire ad euro 38.000 per la quarta e più alta fascia retributiva di oltre 32.000 euro/anno. La permanenza in Naspi per periodi inferiori o intermedi prevede comunque il riproporzionamento all’effettiva durata nella stessa.

Inoltre l’azienda, per i lavoratori che manifestano la volontà di accedere all’APE (anticipo pensionistico) aziendale, è disponibile, previo accordo individuale con il lavoratore interessato e previa consegna da parte dello stesso della idonea documentazione attestante il possesso dei necessari requisiti per accedere all’APE (63 anni di età, 20 anni di contributi e non a più di 3 anni e 7 mesi dalla pensione di vecchiaia), a incrementare il montante contributivo individuale maturato dal lavoratore, tramite il versamento all’INPS di un importo pari alla contribuzione prevista in materia di prosecuzione volontaria secondo le disposizioni vigenti in materia. 

Il programma di uscite si dovrà completare entro il 31 luglio 2019 e permetterà una minore dissaturazione delle ore di lavoro dei lavoratori di Mirafiori e Grugliasco, che oggi sono ad orario ridotto in contratto di solidarietà, ed entro tre anni, a piano industriale se realizzato, si potrà raggiungere la piena occupazione negli stabilimenti torinesi di FCA.

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