La Cassazione ha respinto il ricorso di Luigi e Vincenzo Cremonini contro la decisione della Corte di appello di Bologna che nel 2013 aveva confermato la sanzione di 600mila euro emessa dalla Consob per “insider primario”. Cremonini Spa, azienda modenese che opera nel settore alimentare, era stata lanciata in Borsa nel 1998.
Padre e figlio, presidente e amministratore delegato, avevano infatti acquistato due mesi prima del delisting 1.875.350 di azioni “Cremonini Spa”, per un controvalore di 4.950.090 euro, utilizzando l’informazione privilegiata del lancio dell’Opa prima che la stessa venisse resa nota al mercato.