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BORSE OGGI 27 GENNAIO: mercati attendono con cauto ottimismo Fed e Bce. Milano ai massimi. Arrivano i conti Exxon

Exxon

I mercati finanziari si avvicinano con ottimismo alla settimana della verità, caratterizzata dalle decisioni sui tassi di Fed e Bce. I dati Usa, in particolare, segnalano che l’economia va meglio del previsto, ma non troppo. Di qui la previsione, condivisa dal 94% degli operatori, di un rialzo limitato ad un quarto di punto.

Borse oggi: Milano viaggia ai massimi da 11 mesi

  • È una prospettiva che non dispiace ai listini europei. Il future dell’indice EuroStoxx50 guadagna lo 0,2%.
  • Grazie a trimestrali migliori del previsto giovedì è proseguito il rally di Milano +1,32% balzata sopra quota 26 mila. A tirare la corsa sono state Stm +8,8%, sostenuta dalla ripresa dell’auto, e le banche in attesa dei rialzi dei tassi europei.
  • Il Ftse Mib si è portato sui massimi degli ultimi undici mesi a quota 26.217 punti, da inizio anno +10,60%. l’obiettivo tecnico a portata di mano è intorno a 28mila punti.
  • Prese di beneficio sulle obbligazioni in vista delle aste di fine mese. Il tasso del Btp decennale che sale al 4,03%, contro +2,17% del Bund di pari durata, per uno spread stabile a 185 punti base (+0,72%). Oggi il Tesoro offre Bot a sei mesi per cinque miliardi. 

Nissan e Toyota: rivoluzione nell’auto a Tokyo

L’Asia si prepara all’apertura borsistica dell’Anno del Coniglio. Lunedì riapriranno i battenti le Borse cinesi e di Taiwan. Nell’attesa le Borse dell’Asia-Pacifico si sono spinte stamattina su nuovi massimi da aprile. Da inizio anno +9,20%.

Nel frattempo, però, non sono mancate novità e sorprese.

A Tokyo +3% in settimana è in corso una piccola rivoluzione nel mondo dell’auto. Akio Toyoda, il leader della dinastia Toyota scettico sul futuro dell’auto elettrica, ha lasciato il posto al presidente di Lexus. Oggi, invece, potrebbe chiudersi la trattativa tra Nissan e Renault. La casa francese ridurrà la quota nel gruppo giapponese. 

 Si rafforza lo yen dopo la pubblicazione dei dati sull’inflazione in Giappone. I prezzi al consumo salgono in gennaio del +4,4%, un aumento che non si vedeva dal 1981.

L’Hang Seng di Hong Kong è poco mosso. Kospi di Seul +0,7%.

Mumbai, un report Usa costa 37 miliardi di dollari

Grande trambusto nella Borsa indiana -1,4%, estendendo la perdita da inizio 2023 al -2,50%, in controtendenza rispetto all’andamento delle principali borse mondiali.

  • Sotto pressione le azioni e le obbligazioni della galassia di Gautam Adani, secondo Forbes il secondo uomo più ricco del mondo dopo Bernard Arnault, messo sotto accusa da un report dell’americana Hindenburgh Research di una serie infinita di frodi, uso improprio dei paradisi fiscali, debiti nascosti nelle piene dei bilanci e altre pratiche illecite. Le accuse, che l’azionista activist Bill Ackman ritiene “credibili e ben documentate” in soli tre giorni hanno provocato perdite per 37 miliardi di dollari alle varie aziende del tycoon, molto vicino al presidente Modi.

Sale Tesla + 11%, sbanda Intel -9%, oggi i numeri di ExxonMobil

Seduta positiva ieri per Wall Street sostenuta dal rally di Tesla +11%. Sale in Nasdaq +0,2%, segna il passo il Dow Jones -0,2% L’indice S&P 500 ha perso forza rispetto ai massimi dell’apertura. 

  • Stamane i future dell’indice S&P lasciano prevedere un avvio debole. Ma i mercati potranno contare sui conti dei colossi del petrolio, Chevron e ExxonMobil, che potrebbero aver superato l’asticella dei 100 miliardi di dollari di profitti. 
  • Nel dopoborsa Intel ha mancato le aspettative sui conti del quarto trimestre del 2022, ugualmente deludenti le previsioni sul 2023. Il titolo è arrivato a perdere il 9% nel dopo Borsa.
  • I dati macro rilasciati ieri confermano che l’economia Usa va meglio del previsto ma il mercato del lavoro resta sotto tensione. Dati, coerenti con il proseguimento della stretta monetaria in termini più soft rispetto al passato, quindi, con rialzi di 25 punti base nelle prossime riunioni. 
  • Il Pil degli Stati Uniti, nel quarto trimestre 2022 registra un incremento del +2,90%
  • Le nuove richieste di sussidio di disoccupazione continuano a scendere, la scorsa settimana sono arrivate a 186.000, erano 192.000 in quella precedente. Gli ordini di beni durevoli sono saliti del +5,5%, da -1,7% di novembre. 
  • Le vendite di case di nuova realizzazione sono salite del +2,3% in dicembre.

Un tetto massimo per il petrolio Brent, il gas – 23% a gennio

Sale il petrolio Brent (87.90 dollari al barile), in settimana bilancio quasi piatto. La Commissione Europea proporrà di fissare un tetto massimo di 100 dollari al barile per i prodotti petroliferi russi di qualità superiore, come il diesel, e un tetto massimo di 45 dollari al barile per i prodotti scontati, come il gasolio. Lo ha detto un funzionario dell’Unione Europea. La proposta è stata inviata ai governi degli stati membri, i cui rappresentanti discuteranno in una riunione che si terrà domani pomeriggio, con l’obiettivo di trovare un accordo prima dell’entrata in vigore del tetto ai prezzi dei prodotti petroliferi russi importati, prevista per il 5 febbraio. 
Il Gas Naturale USA perde l’1%, prezzo sui minimi degli ultimi 18 mesi. Da inizio anno è sceso del -35%. Il Gas Naturale europeo ieri sera ha chiuso in calo del -3,3% a 55 euro. Da inizio anno -23%.

Campari sotto tiro, De Longhi anticipa una frenata nel 2023

Campari nel mirino. Continua la frenata del settore liquori. Dopo i conti deboli di Diageo giovedì è stata la volta della francese Remy Cointreau che ha chiuso il trimestre con un calo delle vendite del 6% su base organica, ma il consensus era -7%.

  • Salvatore Ferragamo ha chiuso il 2022 con un miglioramento dei ricavi pari a 5,7% a cambio costanti, con un rallentamento nel quarto trimestre dovuto alle restrizioni anti-Covid in Cina. I ricavi ammontano a 1,252 miliardi.
  • Tod’s. Il patto parasociale stretto lo scorso 3 agosto tra la famiglia Della Valle e Lvmh LVHM.PA sulle azioni Tod è stato sciolto in modo consensuale dopo che è fallita l’Opa lanciata dai fratelli Della Valle per il delisting del gruppo.
  • Safilo supera di poco le previsioni sul fatturato 2022, registrando un aumento del 4,2% a tassi di cambio costanti grazie alla performance positiva dei propri marchi e delle attività in licenza. L’Ebitda adjusted è di circa 101 milioni, pari a un margine sulle vendite di circa il 9,4%.
  • De Longhi chiude l’esercizio 2022 con ricavi preliminari consolidati pari a 3,158 miliardi, in calo di 2% rispetto al 2021. Secondo l’AD, il 2023 si chiuderà con una lieve flessione delle vendite. Per l’Ebitda 2022 l’attesa è tra 320 e 340 milioni.
  • Unicredit, Intesa Sanpaolo. L’Italia, riferiscono fonti vicine al dossier a Reuters, è vicina a chiudere l’accordo con le autorità europee sul rinnovo della garanzia pubblica per la cartolarizzazione delle sofferenze bancarie (Gacs).
  • Stellantis. L’agenzia di rating Dbrs Morningstar ha migliorato il proprio giudizio portandolo da ‘BBB’ a ‘BBB’ (high), il trend passa a stabile da positivo.
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