Banca Ifis chiude il primo semestre 2025 con un utile netto di 93,7 milioni di euro, festeggiando un doppio successo: ha completato l’acquisizione di illimity Bank, su cui aveva lanciato a inizio anno un’Opas da quasi 300 milioni, e ha finalizzato l’acquisizione di Euclidea Sim, fintech attiva nella gestione patrimoniale digitale. Il gruppo bancario veneto continua a riorganizzare il proprio perimetro con l’obiettivo di rafforzare il business e allargare l’offerta, soprattutto verso il private banking e la gestione patrimoniale digitale. Nessuna reazione dal mercato: il titolo cede lo 0,16% a Piazza Affari.
Utile stabile nel primo semestre 2025
Nel primo semestre 2025, Banca Ifis ha registrato un utile netto di 93,7 milioni di euro, in linea con i 93,6 milioni dello stesso periodo del 2024, al netto dei costi straordinari legati all’acquisizione di illimity Bank.
Il risultato, spiega la società in una nota, riflette la solidità della performance commerciale – con ricavi per 173,1 milioni, stabili rispetto al 2024 – la resilienza del comparto dei crediti deteriorati (Npl), che ha generato ricavi per 156,6 milioni grazie all’efficienza nei recuperi (incassi a 194,4 milioni), e i buoni risultati della finanza proprietaria, che ha raggiunto 37 milioni di euro, in aumento rispetto ai 33 milioni del primo semestre 2024, nonostante un contesto di tassi d’interesse in calo e alta volatilità dei mercati.
Il margine di intermediazione si attesta a 351 milioni di euro, in calo rispetto ai 374,5 milioni del primo semestre 2024, a causa dell’andamento meno favorevole dei tassi di riferimento.
Il Cet1 ratio è salito al 16,52% (dal 16,10% di fine 2024), mentre i costi operativi sono scesi a 201 milioni di euro (-2,5%), grazie a minori spese amministrative e ai benefici derivanti dalla digitalizzazione portata avanti con il Piano Industriale.
Ifis sale al 92,5% di illimity: verso l’addio a Piazza Affari
Nel frattempo, Banca Ifis ha finalizzato l’operazione su illimity Bank, salendo al 92,5% del capitale. Il delisting del titolo è previsto per settembre, una volta completato il processo di sell-out atteso ad agosto.
L’integrazione tra i due istituti – che sarà supportata da una revisione degli asset di illimity e dalla due diligence affidata a PwC su richiesta della Bce – punta a generare sinergie complessive per circa 75 milioni di euro, tra efficienza operativa e crescita dei ricavi. Il nuovo perimetro sarà disegnato per aumentare efficienza e capacità di generare valore nel lungo periodo, mantenendo un Cet1 pro-forma post-fusione stimato intorno al 14%.
In parallelo, è stata avviata la valutazione per lo spin-off degli asset non strategici di illimity.
“Abbiamo costruito un progetto industriale solido e credibile, in grado di rafforzare il posizionamento competitivo e generare valore per azionisti e clienti”, ha commentato Ernesto Fürstenberg Fassio, presidente di Banca Ifis. L’Ad Frederik Geertman ha aggiunto: “Siamo in una posizione di forza patrimoniale e finanziaria che ci permette di affrontare l’integrazione con fiducia. Le sinergie con illimity saranno significative, e confermiamo la nostra politica di dividendi coerente con il piano industriale”.
Banca Ifis punta sul private banking: 20 milioni per acquisire Euclidea Sim
Banca Ifis ha messo gli occhi anche sul mondo fintech. Ha infatti siglato un’offerta vincolante per acquisire il 100% di Euclidea Sim, boutique milanese attiva nella gestione patrimoniale digitale, per un corrispettivo di 20 milioni di euro. L’operazione, già approvata dagli azionisti di Euclidea, comporterà un impatto contenuto di 20 punti base sul Cet1 e ora attende le autorizzazioni delle autorità di vigilanza. Fondata nel 2017, Euclidea Sim è autorizzata da Consob e opera secondo la direttiva MiFID II, gestendo circa 400 milioni di euro di masse per oltre 2.000 clienti privati. La società utilizza l’intelligenza artificiale per profilare i clienti e costruire portafogli personalizzati. Conta 25 dipendenti e tra gli investitori figurano nomi noti come Francesco Perilli (Equita) e Francesco Micheli (Genextra, Nextalia).
L’operazione su Euclidea ha visto il coinvolgimento di Kitra Advisory come M&A advisor sell-side (con Giuseppe Latorre, Gianluca Viola e Xhorda Ceno). Bird & Bird ha assistito Euclidea per i profili legali, mentre BonelliErede ha supportato Banca Ifis.