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Wall Street sempre al record, borse europee in altalena

Tendono al rosso (a parte Madrid) i listini europei, mentre il Dow Jones è arrivato a superare quota 23mila punti in apertura di seduta – Piazza Affari chiude col -0,4% appesantita dalle banche, da Campari e da Mediaset – Petrolio in calo, lo spread Btp-Bund si riduce ancora portandosi sui 163 punti base.

Chiusura in calo per Piazza Affari, -0,4%, 22.337 punti, appesantita da qualche presa di beneficio e dal giudizio negativo di Moody’s sul sistema bancario italiano. A guidare i ribassi dei finanziari è Banca Generali, -2,88%, mentre sul fronte opposto campeggia A2a +0,77%. La Camera oggi ha approvato anche una mozione del Pd sul rinnovo del Governatore della Banca d’Italia (il mandato di Ignazio Visco scade a fine mese) dove si chiede “la figura più idonea a garantire nuova fiducia nell’Istituto”. Bocciate le mozioni che chiedevano di non confermare Visco. 

In questo contesto la carta italiana mantiene il suo appeal: il rendimento del Btp 10 anni scende al 2% e lo spread con il Bund tedesco risulta in calo del‘1,63%, fermandosi a 163.30 punti base. Velocità diverse per gli altri listini europei. Rimbalza Madrid, +0,59%; piatte Parigi -0,03% e Francoforte -0,07%; poco distante Londra -0,14%. 

Wall Street sembra meno effervescente, anche se il Dow Jones aggiorna i suoi record e raggiunge per la prima volta 23.000 punti. Gli altri listini, al momento, si muovono poco sopra o poco sotto la parità, con Goldman Sachs e Morgan Stanley che non attirano gli acquisti, nonostante le trimestrali superiori alle stime. Positiva invece Johnson & Johonson dopo i risultati. Delude Harley Davidson. 

Si rafforza il dollaro, con il mercato che scommette su un successore più falco di Janet Yellen alla guida della Fed, a seguito dell’incontro di ieri tra il presidente Usa Donald Trump e l’economista di Stanford, John Taylor.

L’euro scende dello 0,38% contro il biglietto verde e il cross si porta a 1,175. La corsa del dollaro pesa sull’oro, che retrocede a 1284,345 dollari l’oncia, -0,99%. Arretra il petrolio, con il Brent in calo dell‘1,04%, 56,96 dollari al barile.

In Piazza Affari la big più penalizzata dalle vendite è Banca Generali, in scia Finecobank -1,95%. Le perdite sono consistenti  per Mediaset -2,32%. Prese di profitto su Campari, -2,33%, dopo il top raggiunto ieri. Giù Saipem -1,63%. Il dati sul mercato europeo dell’auto, più freddo a settembre, penalizzano Fiat, -1,47%, che pure ha contenuto il calo delle immatricolazioni grazie al boom di Alfa Romeo. 

Gli acquisti si riversano sulle utility come Enel +0,68% e A2a. Bene Stm +0,76%, Ferrari +0,41%, Moncler +0,28%. Fuori dal paniere principale Interpump tocca il suo nuovo massimo e chiude in rialzo del 4,93%. a 27,65 euro per azione. Il gruppo presenterà i conti l’8 novembre, ma ha già ricevuto la revisione al rialzo delle stime 2017-2019 da parte di Kepler Cheuvreux, che ha confermato il giudizio buy e alzato il target price da 28 a 29,5 euro attendendosi forti risultati trimestrali. Pioggia di acquisti anche per la Lazio, +12,24%.

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