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Turismo, Italia quinto paese al mondo: report Unicredit e Touring Club

Il Rapporto sul Turismo 2017 evidenzia che il 2016 è stato per l’Italia e più in generale nel mondo, un anno positivo per i flussi turistici ma la crisi del Mediterraneo e il fenomeno del turismo “eccessivo” specie nelle città d’arte aprono nuovi rischi. Francia in calo ma resta il Paese più visitato al mondo. Italia al quinto posto, il Veneto batte tutti.

Turismo,  Italia quinto paese al mondo: report Unicredit e Touring Club

Il turismo mondiale e italiano dimostrano un ottimo stato di saluto e continuano a crescere, nonostante i molteplici avvenimenti che ne hanno sfavorito l’incremento, terrorismo e fenomeni migratori su tutti. Il 2016 è stato un anno molto positivo per il turismo mondiale, con oltre 1,2 miliardi di arrivi internazionali.  

A fornire questi dati è il dossier realizzato da Unicredit e Touring Club, dal quale emerge che l’Europa rimane la destinazione turistica più visitata con circa 620 milioni di arrivi, seguita da Asia, Pacifico ed America. Battuta d’arresto per il Medio Oriente (-4,1%) rispetto al 2015. 

“Le previsioni restano positive anche per i prossimi anni con prospettive di espansione nel medio termine” dichiara Giovanni Ronca, Co-Responsabile delle attività di commercial banking per l’Italia di Unicredit. “Unicredit, anche attraverso il progetto “UniCredit4 Tourism” partito ad aprile 2015, rinnova e rafforza il proprio impegno a supportare l’industria turistica italiana, volàno di sviluppo per l’economia nazionale. Ad oggi, all’interno del progetto, abbiamo già erogato oltre 1,3 miliardi di euro al settore turistico e acquisito circa 13.000 nuovi clienti”. 

Guardando ai Paesi più visitati al mondo, si conferma al primo posto la Francia (84,5 milioni di arrivi internazionali), con l’Italia che si classifica in quinta posizione con 50,7 milioni di arrivi. I dati relativi al 2016 mettono in luce gli effetti della difficile e pericolosa situazione internazionale. La Francia infatti, nonostante la medaglia di Paese più visitato al mondo, mostra un trend di arrivi in calo del 4% a causa del timore di attacchi terroristici nelle grandi città, mentre ad esempio la Turchia ha visto una riduzione drastica dei flussi (-30%) dopo il colpo di stato fallito l’estate scorsa. 

La crisi del Mediterraneo ha penalizzato ovviamente anche i Paesi nordafricani come l’Egitto, fino a pochi anni fa meta gettonatissima del turismo europeo, che nel 2016 ha perso oltre il 40% dei flussi. Da questa situazione hanno tratto vantaggio e benefici Cipro, Spagna, Malta e Croazia, Paesi meno coinvolti in attentati terroristici e dagli sbarchi dei migranti, per questo ritenuti più sicuri dai turisti. Fra i paesi emergenti, per il secondo anno consecutivo il Messico si conferma fra le destinazioni che più attraggono i turisti nel mondo. 

Un altro fenomeno rilevato dal rapporto Unicredit-Touring Club è quello dell’Overtourism. Si tratta di situazione peculiari che molto spesso trasformano i benefici economici del turismo in minacce per la sostenibilità ambientale e sociale. Basti pensare al caso di Venezia, dove qualche settimana fa era stata proposta l’opzione del “turismo a numero chiuso”, per evitare che le migliaia di persone che ogni giorno visitano la città lagunare possano portare problemi di ordine pubblico e rallentamenti alla vita della città. Il fenomeno riguarda anche l’Islanda, che negli ultimi anni è diventata una meta molto gettonata. Non a caso, l’assemblea dell’Organizzazione delle Nazioni Unite ha dichiarato il 2017 Anno Internazionale del Turismo Sostenibile. 

ITALIA

Nonostante venga molto spesso sottovalutato, il turismo rappresenta per l’Italia una delle principali fonti di ricchezza. Nel 2016 abbiamo ricevuto 50,6 milioni di viaggiatori ed i dati dell’Organizzazione Mondiale del turismo certificano che la nostra industria vale 70,2 miliardi di euro (il 4,2% del Pil) e dà lavoro a 2,7 milioni di persone. Se la Germania si conferma il nostro primo mercato di riferimento (53,3 milioni), la vera novità è il forte incremento della Cina che, per la prima volta, entra nella top 10, con 5,4 milioni di presenze.

“Il turismo in Italia sta vivendo un momento felice: stiamo raccogliendo i risultati della visibilità internazionale di Expo e siamo agevolati dalla situazione nel Mediterraneo che penalizza la sponda Sud. Quest’ultimo, però, ci auguriamo possa essere uno scenario geopolitico transitorio” afferma Franco Iseppi, presidente del Touring Club Italiano. “Occorre seguire quindi una via italiana al turismo che valorizzi i nostri attrattori, tradizionali e nuovi, e consolidi nel tempo i positivi risultati di questi anni anche in un contesto competitivo diverso dal quello attuale”.

Il grande problema del nostro Paese è l’eccessiva concentrazione dei viaggiatori in alcune aree specifiche in particolari periodi dell’anno. Analizzando nel dettaglio le regioni italiane, sorprende osservare la doppia velocità con la quale avanzano le regioni del Centro-Nord e quelle del Sud. 

E’ il Veneto la regione più turistica di Italia (63 milioni), con dati ben quattro volte superiori a quelli della Sicilia. Per quanto riguarda la spesa incoming, al primo posto si conferma il Lazio, con addirittura 6,4 miliardi di euro spesi dagli stranieri sui 36 complessivi nel 2015. Un dato particolare che si nota nell’iniziativa Unicredit4Tourism è la dipendenza del turismo incoming dal mondo di lingua tedesca. In 14 regioni la Germania è il primo mercato. 

Per concludere, nella classifica per soddisfazione degli ospiti in termini di sentiment positivo sulle strutture ricettivo, al primo posto si posiziona la Valle d’Aosta, seguita da Basilicata e Trentino-Alto Adige. 

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