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Srebrenica: la belva Mladic condannato a ergastolo

Il giudice internazionale era chiamato a pronunciarsi sul conflitto in Bosnia tra il 1992 e il 1995, e in particolare sulle stragi di Sarajevo e Srebrenica: per quei crimini è stato riconosciuto colpevole, dopo 22 anni in primo grado, l’ex generale dell’esercito serbo-bosniaco.

Srebrenica: la belva Mladic condannato a ergastolo

Genocidio, persecuzione, sterminio, crimini di guerra e contro l’umanità: per questa serie di imputazioni, dopo ben 22 anni dagli eccidi, il tribunale penale internazionale dell’Aja per i crimini nella ex Jugoslavia (Tpi) ha condannato l’ex generale Ratko Mladic, ex comandante dell’esercito serbo bosniaco, all’ergastolo in primo grado.

Il giudice internazionale era chiamato a pronunciarsi sul conflitto in Bosnia tra il 1992 e il 1995, e in particolare sulle stragi di Sarajevo, assediata per ben tre anni, e di Srebrenica, enclave nota per il massacro di 8mila musulmani nel luglio del ’95: undici giorni di follia, dall’11 al 22 luglio, che rappresentano tuttora la peggiore esecuzione di massa in Europa dalla Seconda guerra mondiale.

Prima della lettura della sentenza c’è stato anche tempo per uno scatto d’ira dell’imputato, che è così stato allontanato dall’aula. La condanna dell’ex generale Ratko Mladic, oggi 74enne, “non è un verdetto contro tutti i serbi. La sua colpevolezza riguarda solo lui, e lui soltanto”, ha precisato il procuratore capo del tribunale penale internazionale dell’Aja, Serge Brammertz, al termine dell’udienza.

Gli avvocati di Ratko Mladic hanno già fatto sapere che ricorreranno in appello contro la sentenza di primo grado emessa oggi. Lo ha annunciato il figlio Darko Mladic, che ha definito la decisione “propaganda di guerra. Tale condanna è ingiusta e la combatteremo in appello per provare che si tratta di un giudizio sbagliato”, ha detto il figlio di Mladic in una conferenza stampa.

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