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Piazza Affari in ripresa con banche e Fca. Giù Atlantia, Mediaset e Telecom

I listini europei rimbalzano trainati dal credito. A Milano è positivo anche il resto del comparto finanziario con Generali, Unipol e Anima. Fiat Chrysler beneficia dei dati sulle immatricolazioni e prosegue la cavalcata della Juventus nel giorno della sfida con il Barcellona. Positivi i titoli industriali.

Rimbalzano le Borse europee grazie alla spinta delle banche. In testa alla classifica, come sempre quando avanza il settore del credito, c’è Piazza Affari. L’indice Ftse Mib mette a segno un rialzo dell’1,2% attorno a quota 19.800. Più cauti gli altri listini: Parigi e Francoforte +0,2%, più tonica Madrid +0,7%. Quasi invariata Londra dopo la pesante discesa di ieri.

A fare la differenza fra Milano e le altre Piazze sono le banche, che beneficiano del report di Ubs che ha alzato il giudizio sul settore europeo del credito a Neutral da Underweight, mentre contemporaneamente ha abbassato la raccomandazione sulle banche Usa a Neutral da Overweight scommettendo sulla politica espansiva della Bce che si contrappone invece a quella restrittiva annunciata dalla Fed. Le banche Usa sono state declassate a Neutral da Overweight sulla considerazione che il ritardo nell’applicazione delle politiche di Trump rimanderà il miglioramento atteso dei margini del settore.

L’indice Stoxx europeo delle banche guadagna l’1,4%. A Piazza Affari vola Unicredit +4,4%, Intesa +3,3%, Ubi +3,5%, Banco Bpm +3,3%. In terreno positivo anche le altre banche europee. Société Générale guadagna il 2,5%, a Francoforte Deutsche Bank +1,8%, a Madrid Bbva +1,6%.

In terreno positivo anche il resto del comparto finanziario: Generali +1%, Unipol +1,9%, Anima +2%, Banca Mediolanum +1,4%.

L’euro si conferma ai livelli dove è salito ieri contro il dollaro (1,071), più che altro per la debolezza della moneta Usa. Partenza piatta per il secondario italiano con lo spread Italia-Germania a 209 punti base e un tasso del decennale a 2,26% come nel finale di seduta di ieri.

Secondo i numeri Eurostat, l’indice dei prezzi al consumo nei 19 Paesi euro è cresciuto dell’1,5% tendenziale, in linea con la stima preliminare, dopo il +2,0% di febbraio, il dato più forte in quattro anni.

Petrolio poco mosso: il Brent è scambiato a 55 dollari al barile (+0,2%). Poco mossa Eni (+0,1%).

Avanza in Europa anche il comparto automotive (+1,3%). A marzo il mercato dell’auto del Vecchio Continente ha registrato una crescita delle vendite del 10,9% a 1,937 milioni di veicoli. 

Fiat Chrysler +2,50 a 9,24 euro. Il gruppo ha registrato una crescita del 18,2% a 130.923 auto, con una quota di mercato al 6,8%, dal 7,1% del primo trimestre. Il marchio Fiat accelera con un +17,1%, da +14,6% del trimestre. Jeep +8,5% da +2,4% del trimestre. Con una quota di mercato allo 0,5%, nuovo balzo di Alfa Romeo con +45,7%, da +34,6% dei tre mesi. A Francoforte Volkswagen sale dell’1,9%, Bmw +1,8%.

Continua anche la cavalcata di Juventus, +11% a poche ore dalla partita di ritorno con il Barcellona

In forte flessione Mediaset (-1,9%) e Telecom Italia (-1,03%), dopo che ieri sera l’AgCom ha dato a Vivendi un anno di tempo per ridurre la sua presenza nelle due società. 

Atlantia scende dell’1,2%: ieri la holding dei Benetton ha confermato colloqui in corso con la spagnola Abertis, oggi in calo del 2,1%. Secondo il comunicato le due società vorrebbero esplorare progetti comuni. Secondo rumor insistenti e concordanti Atlantia starebbe studiando l’acquisizione di Abertis. 

Positivi gli industriali: Leonardo +1,6% e Cnh Industrial +1,5%. Stm +0,4%, brilla Buzzi (+2,2%). Enel segna un cauto progresso dello 0,2%.

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