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Petrolio e Atlantia spingono ma la Borsa è cauta

Avvio di settimana in equilibrio per i listini europei nonostante la spinta del greggio e dell’Opas autostradale. Buona partenza per il Btp Italia. Inflazione in risalita ad aprile. Andamento misto per le banche: Unicredit in calo, forte balzo per Bper. Sale Generali. Fuori dal listino principale, brillano Falck Renewables e Saes Getters, tonfo di Esprinet, realizzi su Fincantieri

Petrolio e Atlantia spingono ma la Borsa è cauta

Avvio di settimana in equilibrio per le Borse europee, grazie al prezzo del petrolio in ascesa dopo il pronunciamento comune di Arabia Saudita e Russia a favore dell’allungamento fino a marz del 2018 dei tagli alla produzione ed allo smaltimento delle scorte. Il Brent sale del 2,3% (52 dollari al barile) dopo che la settimana scorsa era salito del 3,5%. A Piazza Affari sale Eni +0,6%, Saipem +1,4%, Tenaris +2%. A Parigi Total guadagna lo 0,8%, ad Amsterdam Royal Dutch Shell +1,1%.

Attorno alle 13 l’indice Ftse Mib viaggia attorno alla parità a 21.500 punti davanti a Parigi e Francoforte entrambi a -0,2%. Meglio Madrid + 0,05 e Londra +0,14%.

Rendimenti dei bond in lieve rialzo: il Btp a 10 anni rende 2,27%, da 2,24% di venerdì, il Bund 0,41%, da 0,38% di venerdì. Spread a 186 punti base (+2). La partenza dell’offerta di Btp Italia è stata, a detta della responsabile della gestione del debito pubblico, Maria Cannata “Abbastanza confortante”. “Nella prima ora e mezza sono stati raccolti ordini per 470 milioni, soglia che nella precedente edizione di ottobre era stata toccata a mezzogiorno”, ha detto Cannata. Alle 11:15 erano stati sottoscritti contratti per 650 milioni di euro per il nuovo titolo con scadenza 6 anni. La dirigente del Tesoro ha confermato che il Tesoro effettuerà una seconda emissione di Btp Italia in autunno, in coincidenza con il maxi-rimborso del Btp Italia emesso nel 2013 per oltre 22 miliardi e in scadenza il prossimo 12 novembre.

Risale l’inflazione +1,9% su base annua ad aprile, ma anche il debito pubblico: 2.260,3 miliardi a marzo, in aumento di 20,1 miliardi rispetto al mese precedente.

Prende velocità Atlantia +2,93% dopo avere annunciato ufficialmente l’Opa sul 100% della spagnola Abertis a 16,5 euro per azione, per un controvalore totale di 16,3 miliardi di euro. Il prezzo dell’offerta è in linea con le attese degli analisti. Insieme Atlantia e Abertis daranno vita al primo gruppo mondiale nella gestione di autostrade a pagamento.

Rallenta in tarda mattinata Mediaset -0,2% dopo la notizia che Fininvest ha rafforzato la presa sul gruppo media salendo al 39,53% del capitale, pari al 41,09% dei diritti di voto, dal 38,2% del capitale e dal 39,7% dei diritti di voto.
Andamento misto delle banche: Unicredit scende dello 0,94%, Mediobanca -0,11%, positive Intesa +0,35%, Banco Bpm +0,72%. In forte evidenza Bper Banca 2.03%. Fra le assicurazioni, sale Generali +1%, scende Unipol -0,5%.

Nel resto del paniere principale:

* Scivolano Enel -0,2% e Telecom Italia -0,2%

* In evidenza tra gli industriali Stm +1,2% in un panorama poco mosso. Leonardo -0,5% alla vigilia dell’assemblea. Fiat Chrysler +0,3%.

Nel resto del listino:

* Fra le mid e small cap si mettono in evidenza Falck Renewables +3,2%, Saes Getters +3%, Digital Bros +2,5%. Scendono invece Esprinet-7,6% e Fincantieri -3,8%.

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