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Ocse, Pa Italia: dipendenti anziani, dirigenti strapagati, cittadini sfiduciati

Il rapporto “Governance at a Glance” dell’Ocse non lascia scampo alla pubblica amministrazione italiana. Grande sfiducia dei cittadini nel Governo in primis, a seguire nei servizi sanitari, scolastici e giudiziari. L’Italia è il Paese membro con i dipendenti più anziani (over 55) e con gli alti dirigenti più pagati rispetto alla media Ocse

Ocse, Pa Italia: dipendenti anziani, dirigenti strapagati, cittadini sfiduciati

L’Ocse punta i riflettori sull’amministrazione pubblica dei Paesi Membri, e la situazione italiana delineata è davvero poco rassicurante. Dipendenti avanti con l’età, dirigenti strapagati e una diffusa insoddisfazione da parte dei cittadini. Questo è quanto emerge dal rapporto “Government at a Glance” dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico. 

Lo studio analizza differenti fattori che caratterizzano lo scenario sociale, politico ed economico di un paese. Per quanto riguarda la forza lavoro pubblica, nel 2015 l’Italia è stato il Paese con la più alta percentuale di impiegati con più di 55 anni nella pubblica amministrazione (45% contro il 24% medio) e la minore proporzione (2%) di giovani in età compresa fra i 18 ed i 34 anni che lavorano per il Governo centrale. 

Il dato, secondo il rapporto Ocse, è preoccupante. E’ necessario che l’Italia infatti pianifichi in maniera intelligente e attenta la propria forza lavoro, per evitare che il pensionamento massiccio dei dipendenti non porti ad una “perdita di memoria istituzionale”, la quale comporterebbe un più basso livello di qualità dei servizi pubblici. 

Analizzando i numeri relativi ai livelli retributivi, anche qui l’Italia non occupa una posizione privilegiata. I senior manager italiani (i più alti dirigenti della Pa) guadagnavano nel 2015 – al lordo – un compenso annuo pari a 395.400 dollari, il più alto dell’Ocse solamente dopo l’Australia, contro una media pari a 231.500 dollari. Ed il discorso non si ferma solamente alle cariche più alte. Anche per le mansioni di segreteria la Pa italiana è più generosa della media Ocse. Il tutto è invertito quando invece si tratta di compensi dei professionisti (dipendenti pubblici con competenze tecniche), che guadagnano quasi 20mila euro in meno rispetto alla media Ocse, 67.900 contro 88.700 dollari. 

Stupiscono, purtroppo ancora in negativo, anche i tempi della giustizia italiana rispetto ai parametri internazionali. Nel nostro paese infatti ci vogliono, in media, oltre 2 anni e mezzo per le cause amministrative, contro i 4 mesi della Svezia. 

Ovviamente la situazione sopra descritta non può che essere poco apprezzata dai cittadini. Nel 2016, stando al rapporto Ocse, solamente il 49% degli italiani intervistati nei sondaggi si dichiarava soddisfatto dei servizi pubblici. Sfiducia nei servizi sanitari, scolastici e nel sistema giudiziario. La fiducia nel governo nazionale nel 2015 è scesa dal 30 al 24%. E’ più bassa solamente in Cile ed in Grecia. Ebbene sì, tutto questo è davvero poco rassicurante.  

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