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La Borsa riprende quota: sprint di Campari, Ferrari e Banca Generali

Dopo le prese di beneficio di ieri, tutti i mercati azionari rimbalzano – A Piazza Affari scivolano le banche popolari ma Campari guadagna il 4,4% grazie ai conti – Corrono anche Banca Generali (+4,3%) e Ferrari (+3,6%) – Il FtseMib riprende fiato (+0,27%) – Bene anche Recordati e Yoox

Campari, Banca Generali e Ferrari chiudono sul podio la seduta di Piazza Affari che, pur rallentando nel finale, si ferma in rialzo dello 0,27% a 21.486 punti. Ben intonato anche il contesto europeo: Londra +0,57%; Francoforte +0,43%; Parigi +0,28%. In rosso solo Madrid, -0,42%. Wall Street apre positiva, con Nasdaq e S&P500 che, a metà seduta, risultano sulla buona strada per chiudere su nuovi massimi storici, mentre l’indice della paura negli Usa scende ai minimi da 25 anni. Si tratta dell’indice Vix del Chicago Board Option Exchange, che misura la turbolenza di breve termine sullo S&P 500, implicita nelle opzioni sulle azioni. Da quando è stato introdotto nel 1992, si è attestato solo tre volte a livelli più bassi di quelli odierni. 

Il clima di fiducia favorisce il rafforzarsi di euro e dollaro sulle altre valute, soprattutto su divise rifugio come franco svizzero e yen. La moneta unica però perde terreno sul biglietto verde e il cross euro dollaro in questo momento a 1,088, -0,34%. Perde appeal l’oro: -0,71%, 1217,6 dollari l’oncia.

Petrolio in altalena, in rosso dopo l’apertura dei listini americani: Brent 48,81 dollari al barile (-1,07%), Wti 46,10 dollari (-0,71%). 

Ancora una seduta negativa per il secondario italiano, in linea con il comparto europeo e con gli investitori che paiono concentrarsi sulle prospettive di politica monetaria della Bce dopo che la vittoria di Emmanuel Macron all’Eliseo ha spazzato via, almeno temporaneamente, i timori sul futuro dell’Eurozona. Lo spread del decennale italiano col Bund tedesco sale del 2,62%, 184.40 punti; rendimento 2,27%. “L’esito del voto francese ha ridotto molto quel rischio politico cui Mario Draghi ha fatto più volte riferimento – dice a Reuters Vincenzo Longo, strategist di Ig – aprendo la strada a un annuncio nel meeting di giugno e a una manovra più concreta entro fine anno”.

In Piazza Affari decollano una serie di titoli, sulle ali delle buone trimestrali, a partire da Campari + 4,43% e Banca Generali +4,32%. In rally Ferrari, +3,65%. Il cavallino rampante viene lanciato al galoppo da un report positivo di Banca Imi, che fissa il nuovo prezzo obiettivo del titolo a 85 euro. 

Rialza la testa la moda, dopo la battuta d’arresto di ieri, con Ynap +2,47%; Ferragamo +1,55%; Moncler +1,09%. Bene Luxottica +1,39%. I petroliferi non sembrano soffrire troppo l’andamento dell’oro nero: Eni +1,03%; Saipem +0,08%; Tenaris +0,14%.

Fra le utility svetta Italgas +1,65%. Frazionale rialzo per Terna, +0,61%, con l’ottima trimestrale. 

Gli acquisti si concentrano inoltre su Brembo +1,55% e Recordati +2,03%.

Finanziari in ordine sparso. Azimut prosegue la serie positiva, +1,68; mentre Banco Bpm scivola in fondo al listino -5,06%. Male Ubi, -1,95%. Anche Bper cede lo 0,79%, mentre non avrebbe ancora trovato conferma l’innalzamento della quota di Unipol al 10% nella banca modenese. Positiva Fineco +0,66% e in rosso Banca Mediolanum, -0,7%, dopo i conti del trimestre. 

Fuori dal paniere principale chiude bene una giornata in spolvero Pininfarina, +3,9%, che ha siglato un accordo da 70 milioni in Iran. In rialzo anche Rcs, +3,55%, dopo i risultati del trimestre in linea con il piano. 

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