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Investimenti: ecco la top 5 dei rischi

Secondo l’Allianz Risk Barometer 2018, il “rischio informatico” è in cima alle preoccupazioni delle aziende del comparto finanziario – Scende l’ansia per l’andamento dei mercati, ma da quest’anno entrano in classifica due nuove voci.

Investimenti: ecco la top 5 dei rischi

La finanza globale ha paura dell’informatica più che di ogni altra cosa. È quanto emerge dall’Allianz Risk Barometer 2018, la ricerca annuale del gruppo assicurativo sulla percezione del rischio nei vari settori dell’economia.

Il “rischio informatico”, che l’anno scorso era in seconda posizione, quest’anno sale sul primo gradino del podio. Ben il 51% delle 515 aziende intervistate teme ripercussioni negative per il proprio business da crimini informativi, violazioni dei dati e guasti di varia natura ai propri sistemi informatici. La percentuale delle società che indicavano questo rischio come prioritario è cresciuta sensibilmente negli ultimi mesi, considerando che l’anno scorso era al 40%. Chissà che le vicende legate al bitcoin non abbiano svolto un ruolo in questo cambiamento…

Al secondo posto della classifica ci sono i cambiamenti nello scenario legislativo e regolamentare, che preoccupano il 28% delle aziende finanziarie contro il 36% del 2017. In questo caso l’attenzione si concentra soprattutto su sanzioni economiche, misure protezionistiche, conseguenze di Brexit e potenziali crisi nell’Eurozona.

L’anno scorso l’andamento dei mercati era in cima alla lista dei rischi percepiti dalle società attive nel comparto della finanza (41%), mentre nel 2018 questa preoccupazione scende al terzo posto, segnalata dal 28% degli intervistati. L’andamento positivo dei listini ha evidentemente rassicurato gli operatori, che non temono eccessivi squilibri legati alla volatilità, stagnazione o fluttuazioni del mercato. Il rischio bolla, insomma, non sembra essere particolarmente percepito.

Subito fuori dal podio ci sono due new entry. La prima, in quarta posizione, è il rischio di interruzione di attività, segnalato dal 27% delle aziende del campione. La seconda, a chiusura della top 5, è la preoccupazione legata alle nuove tecnologie (23%), ovvero l’impatto che potrebbero avere sul business finanziario la maggiore interconnettività dei sistemi, le nanotecnologie, l’intelligenza artificiale, la stampa 3D e l’utilizzo dei droni.

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