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Ilva, Mise contro Fiom-Cigl: “Sconcerto per presidio di Genova”

Il ministero dello Sviluppo economico commenta duramente l’iniziativa dei sindacati: “Una simile iniziativa rischia di mettere a repentaglio la trattativa per tutta l’Ilva”.

“Desta stupore e sconcerto che la FIOM-CGIL promuova, fuori da ogni regola, l’interruzione delle attività e proclami il presidio dello stabilimento ILVA di Genova, mentre il confronto fra le parti si è finalmente concretamente avviato”.

Questo il commento duro del Mise all’iniziativa promossa dai sindacati nello stabilimento ligure dell’Ilva che giudicano insufficienti le garanzie del Governo sul Piano industriale di tagli presentato da AmInvestCo, la nuova proprietà del gruppo siderurgico: “Il  Ministero dello Sviluppo Economico – si legge in una nota -, con molta determinazione, è intervento per consentire la ripresa del confronto tra azienda e sindacati su basi più favorevoli per i lavoratori sia per quanto riguarda gli aspetti occupazionali sia con riferimento a quelli relativi al reddito per tutti i lavoratori ILVA. Ovviamente continuerà a vigilare affinché il negoziato si concluda con il consenso di tutte le parti. Proprio mentre si apre il confronto, reparto per reparto, del piano industriale proposto dall’investitore una simile iniziativa rischia di mettere a repentaglio la trattativa per tutta l’ILVA”.

“Si ricorda – conclude il comunicato – che tra investimenti industriali ed ambientali – dell’Amministrazione Straordinaria e dell’investitore – e rimborso ai creditori stiamo parlando di 5.3 miliardi di euro, ovvero il più grande investimento industriale in Italia da decenni a questa parte”.

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