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Ilva: Arcelor rispetta impegni, trattativa riparte

Al termine della riunione al Ministero dello Sviluppo, soddisfatto il ministro Carlo Calenda: “L’azienda ha confermato le 10.000 assunzioni e i livelli salariali. Il tavolo può ripartire”. I prossimi tavoli sono previsti per il 9 e 14 novembre. Al presidente della Regione il ministro rinnova la richiesta di ritirare l’impugnativa del Dpcm sul piano ambientale

“L’azienda ha confermato oltre alle 10mila assunzioni, i livelli salariali attuali quindi il tavolo può ripartire”. A dare la notizia è stato il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, uscendo dall’incontro sull’acciaieria visibilmente soddisfatto.

Arcelor Mittal, l’acquirente del gruppo finito in mano ai commissari, ha confermato ai sindacati il piano per Ilva che prevede diecimila lavoratori strutturali. Nell’incontro ha però mostrato disponibilità a riconoscere la vecchia struttura salariale, con l’obiettivo di lavorare sulla parte variabile dello stipendio. Nella precedente versione, il costo medio del lavoro sarebbe passato da circa 50 a 42mila euro. Arcelor Mittal sarebbe pronta oggi a discutere i singoli elementi del piano, anche nella parte relativa all’occupazione.

La trattativa può quindi ripartire e i prossimi tavoli per la vertenza tra azienda e sindacati si terranno il 9 novembre, quello sul piano industriale, e il 14 novembre per affrontare il piano ambientale, hanno spiegato fonti sindacali.

il ministro Calenda ha spiegato che convocherà poi “un tavolo istituzionale con gli enti locali, 5 regioni e, credo, 42 comuni coinvolti dalla vertenza Ilva”, ha proseguito. E ha rinnovato la richiesta al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, di ritirare l’impugnativa del Dpcm sul piano ambientale: “Ci sono in ballo 5,4 miliardi, quasi una piccola Finanziaria”.

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