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Fca mette il turbo a Piazza Affari

Milano balza in testa alle Borse europee dopo la promozione degli analisti di Barclays sulla casa italiana – Cresce tutta la scuderia Agnelli – Deboli gli altri listini in attesa della riunione Bce giovedì – In evidenza Saipem e Mediaset su ipotesi di un’intesa con Vivendi.

Fca mette il turbo a Piazza Affari

A fine mattinata Piazza Affari, dopo un avvio difficile, sale in vetta alle Borse europee. L’indice Ftse Mib avanza dello 0,40%, attorno a quota 21.800. Gli altri listini del Vecchio Continente, sulla scia di Wall Street e dell’Asia, restano invece in rosso: Parigi e Francoforte -0,2%, Madrid -0,4%. Fanno peggio e piazze fuori dall’euro: Zurigo -0,7%, Londra -0,6%.

A trascinare in rialzo la Borsa italiana ci pensa soprattutto Fiat Chrysler (+5%) promossa da Barclays a Oveweight da Equal Weight, target price in salita da 13 a 18 euro. “Apprezziamo sia le opzioni strategiche sia la storia operativa di Fiat Chrysler”, hanno spiegato gli analisti, secondo cui “con circa 18 mesi ancora al comando, Sergio Marchionne ha una serie di opzioni per assicurare il campionato sia per il pilota sia per la scuderia, per usare un paragone da Formula 1”.

Fca per Barclays è l’unica “storia con un vero momentum degli utili e ricca di catalizzatori in termini di opzioni strategiche nel settore”. Nella scuderia Agnelli salgono anche Exor (+1,7%) e Ferrari (+1,2%). L’indice Auto (+1,7%) è l’unico in Europa in terreno positivo. A spingere in alto l’indice è Daimler (+3%), dopo che Goldman Sachs ha alzato il rating a “buy”.

Tiene banco anche Mediaset (+2,16%). Bloomberg anticipa che una delle opzioni che Vivendi sta considerando sarebbe quella di coinvolgere la casa del Biscione come terzo partner nella joint venture fra Canal+ e Tim annunciata poche settimane fa. Il gruppo di Cologno Monzese otterrebbe una quota nella joint venture a fronte del conferimento di Premium.

La società francese cederebbe la quota nel network controllato da Fininvest. Telecom Italia +0,3%. Al rialzo di Piazza Affari contribuiscono le dichiarazioni del capo della segreteria tecnica del ministero dell’Economia, Fabrizio Pagani, che si dice personalmente convinto che nel 2017 la crescita del Pil italiano possa superare l’1,5%. Pagani ha parlato a Milano all’Italian equity week organizzata da Borsa Italiana. “Questa non è la posizione ufficiale del ministero ma la mia convinzione personale”, ha precisato. Fonti del governo confermano che il ministero dell’Economia vede il Pil 2017 in accelerazione a +1,4/+1,5% rispetto al +1,1% di aprile. Dollaro in calo nei confronti dell’euro a 1,194, da 1,191 della chiusura di ieri.

Il petrolio consolida i guadagni raggiunti ieri con un rialzo consistente: Brent a 53,4 dollari al barile (+0,1%), ieri ha guadagnato il 2%. Fra i titoli petroliferi salgono Saipem (+2,6%), Tenaris (+1,4%) ed Eni (+0,3%). Saras (+2,6%) continua a godere di uno scenario favorevole per i raffinatori.

Poco mossi anche i rendimenti dei bond governativi. Bund decennale +0,34%, Btp 10 anni 2,0%.

Le banche hanno invertito la rotta e ora segnano cauti rialzi in attesa della riunione della Bce di domani che potrebbe fornire indicazioni sul Qe: Intesa +0,1%, Unicredit +0,4%. Generali arretra dello 0,2%, Unipol -0,5%.

Nel lusso, Ferragamo -1,4%, Moncler -0,7%. Vivace il segmento delle mid/small caps: Sogefi +7%, Trevi +4%. Salgono anche Emak (+2,5%) e Digital Bros (+2%). Saes +3%, Isagro +2% dopo i risultati in utile.

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