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Snapchat delude Wall Street: titolo a picco

Il periodo gennaio-marzo si è chiuso infatti con una perdita di oltre due miliardi di dollari, vendite quasi triplicate ma inferiori alle stime e una crescita degli utenti poco convincente agli occhi degli analisti.

Snapchat delude Wall Street: titolo a picco

Non c’è pace per Snap, casa madre di Snapchat. Dopo il crollo del 23% registrato nella seduta ieri (quotazione a a 12 dollari, contro i 17 del prezzo di Ipo), oggi si annuncia una nuova giornata di passione: nel pre-mercato il titolo del social network lascia sul terreno un altro 22%. E dire che poco più di due mesi fa, nel corso della sua prima seduta in Borsa, l’azione era salita fino a 24,48 dollari, con un balzo del 48% in poche ore.

A innescare l’ondata di vendite sulla chat con i messaggi che si auto-eliminano è stata la prima trimestrale da azienda quotata. Il periodo gennaio-marzo si è chiuso infatti con una perdita di oltre due miliardi di dollari, vendite quasi triplicate ma inferiori alle stime e una crescita degli utenti poco convincente agli occhi degli analisti.

Hanno pesato costi legati all’Ipo per circa 2 miliardi. A livello operativo, la perdita è stata di 188,2 milioni, in peggioramento da quella di 93,2 milioni dell’anno precedente e oltre di quella da 181 milioni attesa. Il gruppo ha visto un boom del 286% dei suoi ricavi rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, a 149,65 milioni, ma il mercato aveva previsto un’impennata fino a 158 milioni.

Gli utenti attivi quotidianamente sono stati 166 milioni, in rialzo del 5% rispetto al periodo ottobre-dicembre 2016 e del 36% sul primo trimestre 2016. Le previsioni degli analisti spaziavano da una crescita pari a zero a una del 10%. Le vendite generate in media da ogni utente sono calate del 14% sui tre mesi.

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