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M5S e migranti: attacchi a Saviano e bufale continue

Dopo la panzana sui vaccini, il Movimento 5 Stelle ha dato il peggio di sé cecchinando Roberto Saviano per la sua difesa delle ONG nella gestione dei flussi migratori – E’ così che i grillini vorrebbero governare?

L’ultima sparata è quella di Di Maio sui taxi del Mediterraneo, ma questo sta diventando lo stile distintivo dei M5S che, cavalcando la pancia degli italiani, fanno ormai troppo spesso i cecchini sulle autorità morali, le istituzioni e persino gli scienziati del proprio paese, a volte del mondo.

La panzana che si cerca di propinare agli italiani sui vaccini espressione del Bilderberg, cioè strumenti delle multinazionali farmaceutiche (che avranno i loro scheletri nell’armadio ma su altre questioni) pericolosi per la salute, invece che indispensabili strumenti di prevenzione delle malattie, farebbe ridere se non facesse piangere.

Più in generale, infatti, i riferimenti scientifici del M5S sembrano essere non i migliori luminari in circolazione bensì una specie di sottobosco sottoculturale, una sorta di neo-alchimisti scovati nei meandri più improbabili di un’Italia decadente.

L’ultimo esempio, appunto, è l’attacco a Roberto Saviano per aver difeso le ONG che aiutano a gestire la crisi permanente degli afflussi di migranti. Prima di tutto, va riconosciuto che nessuno è infallibile e anche Saviano può sbagliare. Ma, per un Movimento che è accreditato come la principale forza politica nelle intenzioni di voto degli italiani, non è accettabile affrontare la questione con i diversivi, come appunto far discendere la crisi migratoria dai “taxi del Mediterraneo”.

Anche se ci fossero alcune pecore nere, ciò è indegno nei confronti della stragrande maggioranza delle ONG che, in quel delicatissimo problema, aiutano persone in difficoltà (chi ne parla con leggerezza dovrebbe mettersi nei panni di quei disperati che rischiano la vita attraversando il canale di Sicilia) e svolgono un compito egregio.

Poi, a una forza che si candida a governare il Paese si chiede di esplicitare una politica per gestire il fenomeno a partire dalle situazioni nei paesi d’origine. Su questo, il governo Renzi, con la saggia gestione del Ministero degli Esteri a guida Gentiloni, aveva avanzato una proposta interessante di ingaggiare politiche di sostegno allo sviluppo nei paesi d’origine, ovviamente con il coinvolgimento dell’Unione Europea.

Che ne pensa il M5S? Sarebbe più utile avere risposte a queste domande che vedere il M5S fare il cecchino su Saviano che, ripeto, potrà sbagliare ma merita comunque rispetto, vivendo da anni sotto scorta per il suo comprovato impegno civile.

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